venerdì 2 aprile 2010

RISOLUZIONE SREBRENICA: UN PICCOLO PASSO NELLA DIREZIONE GIUSTA

Sulla risoluzione del Parlamento serbo che condanna il crimine di Srebrenica segnalo due testi che mi sembra forniscano alcune interessanti riflessioni e ulteriori spunti di discussione. Si trovano entrambi sul sito di Osservatorio Balcani e Caucaso.

Il primo è un'intervista di Cecilia Ferrara a Vojin Dimitrijević, direttore del Belgrade Center for Human Rights ed esperto di diritto internazionale di chiara fama. L'intervista è intitolata "Risoluzione Srebrenica" ed è stata pubblicata il 18 marzo, quindi dieci giorni prima del voto sulla risoluzione. In particolare mi sembra interessante il passaggio in cui Dimitrijević risponde alla domanda sull'impatto che la risoluzione avrebbe avuto sull'opinione pubblica serba: "L’opinione pubblica in Serbia è il risultato della propaganda sistematica del decennio 1990-2000. Le informazioni che la popolazione serba ha ricevuto in quei dieci anni provenivano unicamente dai media controllati dallo Stato e specialmente la Tv e la radio nazionale. Quindi tutte queste idee, impressioni, versioni della storia, che tuttora circolano tra le persone, sono ancora quelle che venivano propagandate ripetutamente in quegli anni. Si possono ancora trovare persone a Belgrado che credono che Sarajevo non sia mai stata assediata. Inoltre dopo i cambiamenti nel 2000 c’era ancora, e c’è ancora oggi nei nostri media, in particolare nella “yellow press” [stampa scandalistica], la promozione di idee nazionaliste incluso questo terribile odio contro il Tribunale penale internazionale. A differenza della Germania noi non abbiamo avuto pressioni dalle potenze vincitrici internazionali per cambiare completamente e così non c’è ancora una generazione che tracci una linea divisoria netta con il passato. Certo alla Germania ci sono voluti più di vent’anni per disfarsi delle rimanenze del nazismo. Forse dovremmo farlo in meno tempo ma questo tempo non è ancora venuto".

Altrattanto interessante mi sembra l'articolo di Petra Tadic, pubblicato oggi e intitolato "Troppo tardi, troppo presto". L'osservazione finale di Petra Tadic, dopo l'approvazione della risoluzione, mi sembra proseguire quanto affermava Dimitrijević due settimane prima: "È troppo presto per giudicare se la società serba è finalmente pronta per affrontare il passato, ma forse è possibile concludere che i cittadini serbi hanno accettato silenziosamente un'altra, per la maggioranza, spiacevole pagina del passato. È chiaro che la maggior parte dei serbi preferirebbe continuare a dimenticare le guerre, è chiaro anche che chiuderebbe questa pagina di storia serba e ritiene che la dichiarazione sia dolorosa e per molti versi incomprensibile. Ma credo che in Serbia essa sarà accettata come una cosa necessaria, come pegno del passato che qualcuno, in un dato momento, ha dovuto togliere dalle spalle dei cittadini. Allo stesso tempo credo che la dichiarazione non sia esclusiva espressione del coraggio dell’attuale élite politica o il bisogno di una purificazione morale. Purtroppo in Serbia continuano ad essere in pochi a pensarla così. La Dichiarazione certamente è una necessità riconosciuta da alcuni politici, e quanto siano stati “aiutati” in questo dai partner internazionali lo si capirà nei prossimi anni. La Dichiarazione non lenirà le ferite. Né quelle dei cittadini della Serbia né quelle delle madri e delle famiglie di Srebrenica, né quelle dei vicini che hanno sentito sulla propria pelle la guerra. Quello che farà questa dichiarazione, lo spero, è l’apertura di nuovi capitoli nel rapporto con i vicini. E un nuovo piccolo passo nella giusta direzione per i cittadini della Serbia".

6 commenti:

  1. auguri carissimi !
    http://balkan-crew.blogspot.com/2010/04/happy-easter-2010.html

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  2. un piccolo stralcio da un altro dicorso....
    ....Beppe non confrontare il vostro Mussolini con il nostro Mladic ... Mussolini era un fascista! Il generale Ratko Mladic dell'Esercito militare jugoslavo (JNA) e della Repubblica serba, la quale esiste tuttora e nessuno mette in discussione ...
    Il generale Mladic non è stato condannato per nessun crimine, è solo sospettato di avere commesso un crimine, e tu che sei un avvocato dovresti sapere che, fino a che non viene condannato egli è innocente.
    Per quanto riguarda i crimini di Mussolini e dei fascist in Italia ... non ho mai sentito né visto che il Parlamento italiano ha approvato una risoluzione che condanna i crimini contro il popolo serbo e altri popoli nonostante abbiano commesso crimini orribili.
    A Srebrenica non sono stati uccisi civili, erano militari prigionieri di guerra, e tralatro il cui numero è esageratissimo, ed è tutto frutto di propaganda....
    Nemanja

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  3. preciso che Nemanja è serbo e non vive in italia..
    non sà quindi che stiamo ancora peggio di prima e forse non tutti sanno che i fascisti in serbia hanno fatto stragi senza fine
    addirittura a kragujevac in un solo giorno hanno fatto migliaia di morti tra donne e bambini andando anche in una scuola e sparando a raffica sugli scolari

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  4. Parafrasando quello che qualcuno disse duemila anni fa... Perdona loro perché non sanno quello che dicono...
    Buona Pasqua.

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  5. ...Ogni anno comincia la caccia alla ricerca di centinaia di nuovi corpi per poi seppellirli nel campo di Srebrenica. "I politici bosniaci con il supporto dei rappresentanti internazionali, dipingono un immagine bianco nero degli eventi di Srebrenica nel 1995. Raccolgono i corpi dei musulmani in ogni zona della BiH per portarli a Srebrenica dove vengono seppelliti", ha dichiarato Ivanisevic....
    A Srebrenica continua la vendita dei corpi
    21 Luglio 2008 etleboro

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