Il parlamento serbo condanna il massacro di Srebrenica
"Il parlamento della Serbia condanna con forza il crimine commesso contro la popolazione musulmano bosniaca di Srebrenica nel luglio 1995" e porge le proprie "scuse e condoglianze alle famiglie delle vittime perché non è stato fatto di tutto per prevenire la tragedia". E' il passaggio chiave della risoluzione approvata nella notte del 30 marzo scorso dal parlamento di Belgrado al termine di una seduta fiume durata tredici ore. Pur con i suoi limiti si è trattato di un voto storico con cui la Serbia che guarda all'Ue dimostra di voler cominciare a fare i conti con il proprio passato e le proprie responsabilità nelle guerre jugoslave degli anni '90 e per i crimini contro l'umanità che segnarono quei conflitti, il più grave dei quali fu l'eccidio compiuto a Srebrenica nel luglio del 1995.
Lo Speciale di Passaggio a Sud Est andato in onda ieri sera, mercoledì 7 aprile alle 23,30 a Radio Radicale da conto delle reazioni, dei commenti e delle critiche anche aspre seguite allapprovazione della risoluzione non solo nei paesi direttamente interessati - Serbia e Bosnia - ma negli alti Paesi dell'ex-Jugoslavia e in tutti i Balcani, con attenzione anche alle reazioni nelle aree a maggioranza albanese in relazione al Kosovo teatro, meno di quattro anni dopo la fine della guerra in Bosnia, di un conflitto segnato da pulizie etniche e crimini di guerra.
La trasmissione è stata realizzata con la collaborazione di Marina Szikora e Artur Nura.
Gli Speciali sono disponibili sul sito di Radio Radicale nella sezione delle Rubriche.
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