martedì 20 aprile 2010

IL FUTURO EUROPEO DEI BALCANI

"Il 2010 può rappresentare un anno decisivo per i Balcani Occidentali se riusciremo ad imprimere un nuovo e rinnovato impulso per superare i veri problemi che ancora incombono: l´indifferenza e la negligenza", scrivevano martedì 13 aprile i ministri degli Esteri italiano e francese, Franco Frattini e Bernard Kouchner, in una lettera pubblicata da La Repubblica, dopo il vertice franco-italiano e in coincidenza con la visita di Frattini a Sarajevo.
Dieci anni dopo il vertice di Zagabria nel quale per la prima volta l'Ue affermava ufficialmente la prospettiva europea per i Balcani occidentali, Roma e Parigi concordano nella necessità di sostenere il cammino dei Balcani verso Bruxelles. "Ne va della nostra pace e della nostra stabilità, ma soprattutto della pace e della stabilità delle generazioni future", scrivono i due ministri dichiarando di voler "rafforzare la nostra azione comune in questa regione vicina proprio perché crediamo che l´Europa ha bisogno dei Balcani e che i Balcani hanno bisogno dell´Europa".
Per andare avanti, però, "occorre innanzitutto far progredire la causa europea" e dunque il primo concreto compito da portare a termine riguarda la liberalizzazione dei visti di ingresso nell'area Schengen "a breve termine" anche per Albania e Bosnia, mentre "i progressi della causa europea giungeranno anche dall´avanzamento dei negoziati di adesione all´Unione Europea".
Naturalmente, "anche da parte dei Paesi balcanici, dovranno compiersi sforzi analoghi", continuano Frattini e Kouchner esortando i Paesi dei Balcani occidentali a "voltare pagina: da un passato doloroso verso il loro futuro europeo. Pensiamo in maniera particolare alla Serbia e al Kosovo, che possiedono la stessa vocazione a entrare nell´Unione europea ma che devono ancora definire i termini della loro coesistenza pacifica". Poi la Bosnia, "altro esempio della difficoltà e del bisogno di cambiar pagina", dove a giugno si svolgerà una conferenza internazionale con i Paesi dei Balcani Occidentali, l'Ue, la Russia e gli Usa.

Sui contenuti della lettera di Frattini e Kouchner vi segnalo il commento di Luka Zanoni di Osservatorio Balcani e Caucaso che ho raccolto in un'intervista per Radio Radicale.

La potete ascoltare direttamente qui sotto oppure andando su radioradicale.it

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