L'Europa e i Balcani: l'integrazione dei e tra i Paesi della regione
Lo Speciale di Passaggio a Sud Est andato in onda mercoledì 10 marzo su Radio Radicale è tornato ad occuparsi della questione dell'integrazione europea dei Balcani, ma anche dell'integrazione dei Paesi della regione tra di loro.
I Balcani sono in cammino verso l'Europa ma in ordine sparso e con un anello debole, la Bosnia, ancora lontana da una vera stabilizzazione. Così ha detto, in sintesi, il ministro degli Esteri Franco Frattini parlando con i giornalisti a margine del Forum su "Gli Scenari dello sviluppo dell'Area Adriatico-Balcanica", che si è svolto lunedì 8 e martedì 9 marzo a Gorizia Organizzato dalla regione Friuli -Venezia Giulia in collaborazione con il ministero degli Esteri, il Comune di Gorizia e la Banca popolare Friuli Adria - Credit Agricole, a cui hanno partecipato delegazioni di 11 paesi dell'area balcanica per discutere di cooperazione incentrata sui temi dell'energia, delle infrastrutture di trasporto e della finanza, argomenti che saranno al centro della programmazione comunitaria 2013-2020.
Se il presidente serbo Boris Tadic sta "coraggiosamente" portando il suo Paese verso L'Europa, e il cammino di Paesi come la Croazia è già avanzato, é la Bosnia, secondo Frattini, che l'Unione europea deve guidare attraverso un percorso che superi le tragedie e gli orrori dei conflitti che hanno segnato la dissoluzione della Jugoslavia. "Non dobbiamo sprecare il 2010 in attesa delle elezioni dell'autunno" in Bosnia, ma fare concreti passi avanti a partire dalla liberalizzazione dei visti, così come è già avvenuto in altri paesi balcanici, ha detto ancora Frattini.
Il Forum di Gorizia, dove i Paesi della regione sono stati rappresentati ad alto livello, ha non solo trattato le opportunità economiche che offrono i Balcani e l’interscambio tra Italia e l'area balcanica, ma in qualche modo ha sollecitato ulteriri analisi relative all’attuale situazione nella regione e alle prospettive europee di questi Paesi che continuano a incontrare diversi ostacoli e perfino situazioni di stallo nel loro cammino verso l’integrazione europea.
"La questione Balcani" è ampia e complessa, dunque, e se da una parte il futuro dell'area dipende dalla volontà di riforme dei governi locali per raggiungere gli standard europei, dall'altra è fondamentale la risposta che l'Ue saprà dare alla domanda d'Europa che viene da oltre Adriatico. Inoltre, se la questione va considerata guardando all'integrazione europea di questi Paesi e anche all'integrazione degli stessi Paesi fra di loro (per esempio attraverso l'integrazione delle infrastrutture, delle reti di comunicazione e di quelle di approvvigionamento energetico), non va dimenticato che alla base deve essere affrontato e sciolto anche il nodo della riconciliazione tra popoli segnati da un decennio di guerre e di stragi.
Da tutti questi punti di vista, di particolare importanza saranno incontri come il summit che si terrà in Slovenia entro la fine di questo mese e soprattutto la conferenza internazionale sui Balcani prevista a Sarajevo per il prossimo mese di giugno. Un vertice fortemente voluto dall'Italia, ma che sarà a guida europea e al quale sono stati invitati anche la Russia e gli Stati Uniti. La prima grande conferenza internazionale sui Balcani quindici anni dopo la fine delle guerre jugoslave.
Lo Speciale di Passaggio a Sud Est è riascoltabile sul sito di Radio Radicale
fantastico !
RispondiEliminami piacete proprio !!!
ma anche io frequento della brava gente !!
ah! ah!
http://balkan-crew.blogspot.com/2010/03/abdulah-sidran.html