Nuove divisioni, incertezze e molte sfide
di Marina Szikora
Il testo è la trascrizione della corrispondenza per lo Speciale di Passaggio a Sud Est andato in onda il 6 ottobre a Radio Radicale e dedicato alle elezioni politiche e presidenziali svoltesi in Bosnia Erzegovina il 3 ottobre
Nuove divisioni e ancora maggiori incertezze, questo secondo molti che con attenzione hanno seguito il voto del 3 ottobre, e’ l’esito delle finora piu’ incerte elezioni in una BiH politicamente cosi’ instabile e di fronte a molte sfide che bisogna soddisfare per assicurare il processo di integrazione euroatlantica al Paese. Due forse le piu’ grandi sorprese di queste elezioni politiche: la vittoria con una enorme supremazia di voti del rappresentante croato alla Presidenza tripartita della BiH, l’esponente socialdemocratico, Zeljko Komsic e una sconfitta pesantissima del leader bosgnacco Haris Silajdzic il cui posto nella Presidenza verra’ affidato a Bakir Izetbegovic, figlio del defunto presidente degli anni di guerra della BiH, Alija Izetbegovic. Dopo ore di attesa per l’esito incerto dovuto all’incognita fino all’ultimo momento, i serbi bosniaci saranno nuovamente rappresentati da Nebojsa Radmanovic, esponente del riconfermato partito numero uno, lo SNSD, del pemier della Republika Srpska, Milorad Dodik.
Dopo pochi giorni dalla domenica del voto, ci sono forti incertezze se il nuovo potere potra’ veramente avviare le lungo attese e indispensabili riforme costituzionali. Le nuove autorita’ della BiH dopo lunghi anni di blocco causati dalle divergenze politiche e dai conflitti, dovrebbero infatti avviare finalmente le riforme a fin di cambiare l’attuale ordinamento dello stato, poiche’ come avvertono gli analisti ma anche i rappresentanti delle organizzazion internazionali e dell’Ue, l’attuale situazione non va per niente bene a nessuno e provoca ulteriormente nuove frustrazioni, sia dei cittadini che dei politici. C’e’ da dire che in Croazia gia’ da mesi si e’ sottolineata l’importanza di queste elezioni, tan’t e’ vero che sia il presidente croato Ivo Josipovic che la premier Jadranka Kosor hanno invitato tutti i cittadini della vicina BiH, ma soprattutto i Croati in quanto appartenenti ad uno dei tre popoli che costituiscono la BiH del dopo Dayton, a recarsi in maggior numero possibile alle urne per decidere cosi’ il futuro del loro Paese nei prossimi anni.
Anche i numerosi osservatori e i media stranieri che quotidianamente seguono la vita in BiH, sottolineano una evidente divisione etnica e politica e avvertono che la retorica elettorale che si e’ potuta sentire negli ultimi mesi ha solo confermato che il maggior numero di partiti politici ed i loro rappresentanti continuano ad essere fedeli alle parole aspre e alle dichiarazioni che continuano a dividere invece di collegare. I Serbi sono quelli che incitano alla secessioni (di cui l’esempio emblematico e’ il premier della RS, Milorad Dodik) mentre i Croati chiedono l’autonomia della regione, i Bosgnacchi invece vogliono un potere centrale piu’ forte e le loro irriconciliabili divergenze tengono da anni la BiH in una situazone di stallo politico ostacolando fortemente un maggiore avanzamento verso le integrazioni europee.
Di sicuro il triomfo maggiore e’ stato quello di Zeljko Komsic che per i prossimi quattro anni rappresentera’ il popolo croato nella Presidenza tripartita della BiH. Komsic non solo ha stravinto i suoi concorrenti ma anche gli altri candidati nella corsa per la presidenza che guida questo paese formato da due entita’, quella a maggioranza serba, la cosidetta Republika Srpska e la Federazione BiH a maggioranza croato musulmana. Va sottolineto pero’ che questa vittoria, affermano molto criticamente gli esponenti dell’opposizione croata in BiH, non rispecchia la vera appartenenza al popolo croato poiche’ l’elezione di Komsic viene considerata come una supremazia di voti ottenuti in effetti da parte dei musulmani. Come molte volte finora, Komsic ha consapevolmente evitato di nominare il popolo che veramente rappresenta nella Presidenza e perfino nella notte del trionfo elettorale ha provocato reazioni molto aspre dei croati in BiH. Nel partito HDZ BiH sono convinti che il rappresentante croato e’ stato eletto “con una maggioranza brutale” dai bosgnacchi. Il trionfo di Zeljko Komsic tra gli analisti ha aperto invece la questione del come e’ stato possibile, dopo che alle precedenti elezioni nel 2006 Komsic aveva ottenuto 120 mila voti, adesso perfino triplicare il numero di voti a suo favore.
Secondo le previsioni, il risultato definitivo di Komsic saranno 300.000 voti. Poiche’ tradizionalmente per questo candidato votano i musulmani, bosgnacchi e serbi del Partito socialdemocratico, e’ chiaro che questa volta a Komsic sono andati anche i voti di Haris Silajdic, il maggiore perdente che ha ottenuto solo 25% delle preferenze. Lo sconvolto presidente dell’HDZ BiH, Dragan Covic ha annunciato da subito una lotta dei croati della BiH per l’istituzione della terza entita’ e le probabili elezioni generali anticipate tra due anni. C’e’ da dire anche che vi e’ stato un numero enorme di schede non valide, l’oltre 70 mila e siccome si e’ svolta una corsa del tutto incerta per il candidato musulmano-bosgnacco alla Presidenza, lo sconfitto Fahrudin Radoncic e il suo partito chiamato Alleanza per il futuro migliore della BiH (SBB) non riconosce i risultati elettorali. Radoncic ha dichiarato che “Non e’ stato rubato lui, ma il popolo della BiH!”. Simile le reazioni dell’opposizione nella RS, dove viene contestata la vittoria di Nabojsa Radmanovic e dove viene accusato Milorad Dodik e il suo partito di brogli elettorali. Il presidente dell'Alleanza per il futuro migliore della BiH (SBB), Fahrudin Radoncic ha ringraziato tutti i suoi collaboratori per il sostegno che ha avuto negli ultimi mesi nonche' a tutti i citattadini della BiH che hanno votato per lui. Questa, chiamiamola 'stella nuova' sulla scena politica bosniaca, si dice assolutamente soddisfatta con i risultati considerandoli ottimi per quanto riguarda di solito i risultati dei nuovi partiti. «Lo ritengo un grande successo» ha detto Radoncic.
Secondo le analisi della 'Deutsche Welle', la piu' grande sorpresa e' stato il pessimo risultato del presidente del Partito per la BiH, l'esponente musulmano Haris Silajdzic ma anche l'incredibile secondo posto nella corsa per il membro bosgnacco alla Presidenza della BiH del presidente dello SBB di Fahrudin Radoncic. L'incerta gara nella RS tra Nebojsa Radmanovic del partito di Dodik e la coalizione «Insieme per la Srpska» di Mladen Ivanic – e' dell'opinione il professor Sacir Filandra – rappresenta in effetti un ottimo risultato di Mladen Ivanic ed e' bene che nella RS si avvertono cambiamenti. Secondo questo analista politico, ci sono indicazioni che presto, anche se non per questa volta, ci saranno notevoli cambiamenti sulla scena politica della RS. «La stella di Milorad Dodik e' in discesa da un anno e mezzo...e' del tutto prevedibile che in nuove circostanze politiche arrivano persone nuove di cui una e Mladen Ivanic» afferma Sacir Filandra. Gli analisti valutano che il numero di elettori che si e' recato questa volta alle urne in BiH, maggiore rispetto a quelle precedenti, dimostra che nel Paese ci saranno cambiamenti positivi e che sara' sicuramente interessante osservare il confronto tra le forze nel Parlamento statale e la composizione delle coalizioni che dovrebbe sbloccare l'avanzamento della BiH.
Chiamato a commentare l'esito elettorale all'indomani del voto, il presidente croato Ivo Josipovic ha detto che i risultati dimostrano che il piu' grande vincitore e' il Partito socialdemocratico della BiH. Questa e' la dimostrazione del cambiamento dell'umore nella BiH e contrasta l'affermazione che i croati in BiH non votano i candidati socialdemocratici. Zeljko Komsic ha ottenuto cosi' tanti voti ed e' chiaro che lo hanno votato anche i croati, ha concluso Josipovic. Congratulandosi con tutti i vincitori, il presidente croato che sottolineato che alla BiH spetta adesso molto lavoro da fare. «Vorrei che nelle riforme che aspettano il popolo croato essi siano a pari diritti e obblighi con gli atri due popoli» ha detto Josipovic esprimendo speranza che le relazioni tra BiH e Croazia saranno ancora migliori e che segue un periodo di cooperazione e amicizia. Il capo dello stato croato ha detto inoltre di non aspettarsi un inasprimento delle relazioni tra i due Paesi dovute alle dichiarazioni dei politici croati in BiH, quali quelle di Dragan Covic sulla necessita' di stabilire una unita' federale per il popolo croato in BiH. Penso che la procedura democratica chiarira' tutto – ha detto Josipovic – e ha constatato che tutte le idee politiche sono legittime. Non c'e' nessuna ragione di accusare o giustiziare qualcuno a causa delle sue proposte ed e' questione di consenso di tutti i tre popoli se accetteranno quanto proposto, ha rilevato Ivo Josipovic.
Le valutazioni che arrivano da Bruxelles sono ovviamente caute, ma la vittoria alla Presidenza tripartita del candidato del Partito per l'azione democratica, Bakir Izetbegovic viene considerata come l'arrivo di un politico pronto a compromessi a differenza del suo predecessore, Haris Silajdzic. La relatrice del PE per la BiH, Doris Pack per Deutsche Welle afferma che «la situazione politica puo' soltanto migliorare». Secondo la Pack, Izetbegovic e' pronto a considerare i veri problemi politici, vedere la realta' e almeno parlarne con i suoi partner. Penso che era evidente, mentre Silajdzic stava alla Presidenza della BiH, che aspirava a cose che non potevano realizzarsi. Abbiamo l'Accordo di Dayton che deve essere rispettato e migliorato. Dovete cogliere la realta', lavorare per la gente che oggi vive in una situazione difficile e cambiare questa situazione» ha avvertito Doris Pack.
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