lunedì 11 ottobre 2010

GRECIA: ERGASTOLO PER IL POLIZIOTTO CHE UCCISE ALEX

Condanna per i due poliziotti responsabili dell'uccisione di Alexandros Grigoropoulos nel centro di Atene nel deocembre del 2008, che provocò un'ondata di proteste e violenti disordini nella capitale greca e in altre città del paese che andarono avanti per un paio di settimane. Il tribunale di Amfissa, località circa 200 chilometri a ovest di Atene, dove si è tenuto il processo per timore di nuovi disordini, oggi ha riconosciuto l'agente Epaminondas Korkoneas, 38 anni, colpevole dell'omicidio del quindicenne, mentre il suo collega Vassilis Saraliotis, 32 anni, è stato condannato per complicità. I dettagli della sentenza - si pèarla di ergastolo - sono attesi entro la giornata di oggi. Korkoneas aveva sostenuto di aver sparato in aria per avvertimento e che la morte del giovane sarebbe stata provocata dal rimbalzo di un proiettile.
Alexandros Grigoropoulos fu ucciso durante un pattugliamento notturno della polizia nel quartiere universitario di Exarchia, tradizionale roccaforte dei gruppi anarchici e antagonisti di Atene. La sua morte scateno' due settimane di massice manifestazioni di protesta nella capitale greca che provocarono gravi danni materiali. La protesta contribuì all'instabilità politica greca sull'onda della crisi economica.

Aggiornamento delle 16,49:
L'agente di polizia riconosciuto colpevole dell'uccisione di Alexandros Grigoropoulos è stato condannato all'ergastolo. Il tribunale ha stabilito che Epaminondas Korkoneas il 6 dicembre del 2008 ha sparato intenzionalmente contro Alex. Il suo collega Vassilis Saraliotis è stato condannato a 10 anni per complicità nell'omicidio. I legali dei due poliziotti hanno annunciato che presenteranno ricorso contro la sentenza.


Un'immagine degli scontri avvenuti ad Atene tra la fine del 2008
e i primi giorni del 2009 dopo la morte di Alex Grigoropoulos


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