martedì 19 ottobre 2010

LO SCARTO BALCANICO

"Gli ultrà, politicamente confusi e trasversali, non solo di destra estrema, certo non rappresentano la Serbia attuale nella sua interezza e nella sua resipiscente rinascita europeista. Costituiscono lo scarto balcanico, irrazionale e passionario, lasciato alla maggioranza dei serbi pensanti dal nazionalcomunista Miloševic, dal poeta pazzo Karadžic e dal criminale di Srebrenica Mladic, tuttora in contumacia protetta. Sono stati costoro i veri responsabili della perdita di tutto ciò che una nazione eroica come la Serbia, nerbo storico della defunta Jugoslavia, aveva conquistato a fianco degli alleati occidentali dopo il primo conflitto mondiale e riconsolidato, dopo il secondo, in un contesto federativo, con il comunista riformatore Tito".


E' quanto ha scritto Enzo Bettiza il 14 ottobre sulla Stampa a proposito degli incidenti provocati a Genova due giorni prima dagli estremisti serbi che hanno portato alla sospensione della partita Italia-Serbia. Nell'alluvione di commenti, analisi e approfondimenti che i media italiani - stampati, audio, video e on-line -ci hanno rovesciato addosso (non tutti informati e non sempre fondati) si segnalano come sempre le parole di Bettiza, uno che la realtà dell'est e del sud est europeo la conosce bene. Soprattutto, le righe finali, quelle che in parte ho riportato qui sopra.

Il testo integrale dell'articolo ("Lo scarto balcanico") lo trovate sul sito della Stampa

                                   

1 commento:

  1. eeee.... un momento bellezze !
    arkan era un povero disperato a caccia di teste...
    i serbi sono stati i piu' martoriati da adamo ed eva
    la nato è un mostro vicino a quelle pulci tipo arkan !!!

    RispondiElimina