lunedì 17 maggio 2010

CONFERENZA DI SARAJEVO: LA SERBIA CI SARA'

Il ministro degli Esteri serbo Vuk Jeremic ha annunciato ieri che è stato raggiunta un'intesa sulla partecipazione di rappresentanti del Kosovo alla conferenza internazionale Unione Europea-Balcani che si terrà a Sarajevo il 2 giugno organizzata dalla presidenza di turno spagnola dell'Ue con il supporto dell'Italia. L'accordo è stato raggiunto negli incontri con il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini a Belgrado e Ancona: la Serbia ha accettato che i rappresentanti di Pristina partecipino in conformità con la risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, tutt'ora valida, che considera il Kosovo una provincia serba sottoposta a controllo internazionale. Jeremic ha ribadito ancora una volta che Belgrado non intende cedere sul fatto che il Kosovo a Sarajevo non deve essere presentato come stato indipendente.

Nelle sue dichiarazioni Jeremic ha messo in evidenza l’importanza della conferenza del 2 giugno, in particolare alla luce della crisi attuale per la quale "in alcune parti dell’Unione cresce lo scetticismo verso il proseguimento del processo di allargamento". Jeremic ha aggiunto che la Serbia farà di tutto perché la conferenza abbia successo e ha espresso la speranza che i rappresentanti di Pristina decidano di partecipare. Tuttavia, Jeremic ha anche sottolineato che la Serbia non rinuncerà mai alla sua posizione contraria all'indipendenza del Kosovo: "Ciò per noi rappresenta una linea rossa sia in senso giuridico sia in quello politico. Non oltrepasseremo mai la linea rossa. In qualsiasi forma alla fine sarà presente Pristina, non potrà essere presente come un paese sovrano”, ha detto Jeremic.

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