martedì 16 febbraio 2010

SERBIA NELL'UE SOLTANTO NEL 2020?

Di Marina Szikora
Corrispondente di Radio Radicale. Il testo che segue è la trascrizione di una parte della corrispondenza per la puntata del 13 febbraio di Passaggio a Sud Est

Quasi la meta' dei cittadini della Serbia i quali credono che il loro paese diventera' membro dell'Ue tra meno di cinque anni affronteranno una delusione: nel miglior caso la Serbia potrebbe aderire all'Ue appena nel 2018, scrive il quoatidiano di Belgrado 'Danas' facendo riferimento ad una analisi pubblicata sul sito della casa mediatica tedesca WAZ e nel giornale bruxellese 'Euobserver'. In questa analisi intitolata «La grande illusione della Serbia sull'adesione» viene sottolineato che la Serbia non puo' diventare candidato per l'ingresso nell'Ue prima del 2011. Secondo le valutazioni, senza fattori politici aggiuntivi, i negoziati di adesione potrebbero iniziare nel 2012 e concludersi nel 2016 rendendo possibile l'adesione della Serbia all'Unione nel 2018. Ma si aggiunge che, considerando le aspettate complicazioni, il 2020 sarebbe una data molto piu' reale per le previsioni.
La Serbia ha presentato ufficialemente la richiesta di adesione lo scorso dicembre ma questa richiesta non verra' considerata finche' Belgrado non collaborera' pienamente con il Tribunale dell'Aja, vale a dire finche' l'ex leader militare dei serbi bosniaci, accusato di crimini di guerra e genocidio, Ratko Mladic non si trovera' nel carcere dell'Aja.
Nel testo si afferma che finora nessun Paese membro non ha condizionato la candidatura della Serbia con il suo riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo ma che e' comunque chiaro che la Serbia, se vuole diventare candidato per l'adesione, deve essere piu' costruttiva quando si tratta della questione Kosovo poiche' tutte le decisioni sull'allargamento devono essere prese con il consenso. Seppure la Serbia riuscisse ad attraversare il processo di negoziati senza la decisione finale sullo status del Kosovo, e' chiaro che gli Stati membri dell'Unione che riconoscono l'indipendenza kosovara non daranno il segnale verde per l'ingresso della Serbia all'Ue finche' non sara' raggiunto un accordo. «Nessuno nell'Ue e' pronto a riconoscere un'altra Cipro» concludo questa analisi.
L'ambasciatore spagnolo a Belgrado, Inigo de Palasio Espana crede che la richiesta della Serbia per l'adesione all'Ue verra' inoltrata alla Commissione europea entro giugno quando si attende anche lo sblocco del processo di ratifica dell'Accordo di stabilizzazione e associazione della Serbia con l'Ue. «Speriamo che fino a giugno le due questioni aperte, vale a dire la richiesta del parere della Commissione sulla ratifica dell'Accordo, sara' sbloccata» ha detto l'ambasciatore spagnolo all'agenzia di stampa serba Beta. Espana ha annunciato che il suo Paese a maggio organizzera' un summit Balcani Occidentali – Ue a Sarajevo, in quanto una specie di continuazione del vertice svoltosi a Zagabria nel 2000. L'obbiettivo di questa riunione – ha spiegato l'ambasciatore spagnolo – e' quello di puntare sull'importanza che l'Ue dedica alla regione dei Balcani Occidentali.
"I Balcani praticamente dividono il territorio dell'Ue in due parti e devono essere integrati al piu' presto affinche' potremmo diventare completi" ha detto l'ambasciatore Espana. Secondo le sue parole, il summit a Sarajevo sara' occasione di parlare anche di altre questioni aperte nella regione quali il problema dei profughi e traslocati ma anche le questioni bilaterali irrisolte relative ai conflitti del passato "affinche' a tutti i cittadini dei Balcani Occidentali sia data una possibilita' dignitosa di avviarsi verso l'Europa con la speranza e reali prospettive per una vita migliore".

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