Di Marina Szikora
Corrispondente di Radio Radicale. Il testo che segue è la trascrizione di una parte della corrispondenza per la puntata del 13 febbraio di Passaggio a Sud Est
L'Olanda sblocca il capitolo Giustizia
La piu' importante notizia di questa settimana per la Croazia e' lo sblocco da parte dell'Olanda di uno dei piu' importanti e delicati capitoli negoziali, il capitolo 23 – quello relativo alla giustizia e diritti fondamentali. Come affermano i media croati, l'Ue ha evidentemente riconosciuto alla Croazia di aver compiuto un passo avanti per quanto riguarda questo capitolo che a causa delle divergenze tra Zagabria e la procura dell'Aja relative ai diari di artiglieria e' stato finora bloccato non soltanto dall' Olanda ma anche dalla Gran Bretagna, Belgio e Finlanda. «E' una buona notizia per il Governo e per la Croazia. Come vedete, e' valsa la pena ad insistere. I nostri sforzi sono stati riconosciuti e speriamo che alla fine daranno risultati» ha dichiarato soddisfatta la premier croata Jadranka Kosor aggiungendo che si tratta di una specie di «vento alle spalle del governo croato» e dell'ultimo gradino fino alla chiusura di questo capitolo. Ma le buone notizie arrivano anche dalla vicina Slovenia il cui premier, Borut Pahor ha annunciato giovedi' a Bruxelles ai giornalisti sloveni che Ljubljana dara' il segnale verde per l'apertura di almeno due capitoli del processo negoziale fino alla conferenza di adesione in programma per il prossimo 19 febbraio. Pahor ha aggiunto che e' «stata accordata una soluzione del problema con la Croazia e che ci sono tutte le necessarie garanzie per proteggere gli interessi sloveni». Pahor ha precisato che si tratta di rispettare l'accordo raggiunto con la premier croata Jadranka Kosor durante il loro recente incontro a Kranjska Gora. Il primo ministro sloveno non ha voluto comunque rivelare di quali due dei tre capitoli si tratta: se pesca, ambiente o il capitolo relativo alla politica estera, di sicurezza e di difesa. Secondo alcune fonti di informazione si tretterebbe dei primi due.
Il Parlamento Europeo approva la risoluzione sull'avanzamento dei negoziati
I parlamentari europei alla riunione di Strasburgo mercoledi' 10 hanno approvata con una grande maggioranza la risoluzione sul progresso della Croazia in cui si sottolinea che la conclusione dei negoziati di adesione e' possibile entro la fine dell'anno se verranno soddisfatti i criteri necessari. A favore della risoluzione hanno votato 582 deputati contro i 24 contrari e 37 astenuti. Non ci sono modifiche significative rispetto alla proposta di risoluzione che alla fine di gennaio e' stata approvata dalla Commissione esteri del PE. Il relatore per la Croazia, l'austriaco Hannes Swoboda ha confermato che quest'anno potrebbe essere l'anno di conclusione dei negoziati e che questo dipende dalla Croazia. Ha aggiunto che bisogna riconoscere a Zagabria di aver raggiunto un grande progresso, tra l'altro anche nella lotta alla corruzione. Swoboda ha sottolineato che secondo l'attuale situazione, per quanto riguarda la lotta alla curruzione, nessuno in Croazia adesso e' protetto, nessuno e' al di sopra della legge e questo e' un buon segnale.
Il nuovo commissario europero per l'allargamento Stefan Fuele ha sottolineato che la Commissione europea e' incorraggiata dagli sforzi che la Croazia sta intraprendendo nella lotta alla corruzione. «Speriamo che le indagini sulle irregolarita' conducono verso risultati concreti. La Croazia puo' ancora concludere i negoaziati entro il 2010 a condizione che continui ad avanzare nella soddisfazione di tutti i criteri. La palla e' adesso nel campo croato» ha detto il neocommissario europeo. Diego Lopez Garrido, segretario di stato spagnolo incaricato per gli affari europei ha dichiarato invece che i prossimi sei mesi saranno cruciali per i negoziati di adesione croati. Ha annunciato che alla prossima conferenza di adesione Zagabria potra' aprire i negoziati ralativi ai capitoli pesca e ambiente.
Affinche' i negoziati possano essere conclusi entro la fine del 2010, la Croazia dovrebbe entro quest' estate risolvere 16 compiti cruciali nel processo negoziale, ha spiegato la presidente della Commissione nazionale che segue i negoziati di adesione della Croazia con l'Ue, la lieberale Vesna Pusic. Si tratta di cinque capitoli sui quali i negoziati non sono stati ancora aperti (ambiente, pesca, politica estera e di difesa, giustizia e diritti fondamentali e infine competizione del mercato) e 11 capitoli che bisogna ancora chiudere. Vesna Pusic ha detto che i rimanenti cinque capitoli dovrebbero essere aperti entro l'estate mentre nella seconda meta' dell'anno dovrebbe essere concluso il capitolo piu' delicato, quello relativo alla giustizia nonche' alcuni capitoli collegati con gli arangiamenti tecnici all'interno dell'Ue. «Le dimensioni politiche in altri capitoli non esistono. La Croazia dipende solo dalla propria capacita'» ha sottolineato Pusic.
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