Gli avvenimenti degli ultimi tempi hanno rilanciato il dibattito e le analisi sulla politica estera della Turchia e sulle mosse del ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu, artefice della dottrina della "profondità strategica" a cui il governo di Recep Tayyp Erdogan ha progressivamente ispirato la propria azione internazionale. Sul tema, di enorme attualità dopo la tragica vicenda della Mavi Marmara e dopo il "no" di Ankara alle nuove sanzioni contro l'Iran votate la scorsa settimana dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, è dedicata una lunga intervista per Radio Radicale che qualche giorno fa ho fatto a Marta Ottaviani, corrispondente da Istanbul per l'agenzia Apcom e collaboratrice della Stampa e dell'Avvenire. Un quadro della sempre complessa situazione della Turchia, delle scelte di politica internazionale e dei riflessi sulla situazione politica interna del Paese alla luce degli avvenimenti delle ultime settimane: lo scontro con Israele, il no alle sanzioni contro l'Iran, i rapporti con gli Usa, il mutamento sociale in atto, la riforma della Costituzione e le prossime elezioni politiche (forse anticipate).
L'intervista è disponibile qui sotto oppure direttamente su radioradicale.it
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