domenica 12 settembre 2010

LA TURCHIA VOTA SULLA COSTITUZIONE MA NON SOLO

Recep Tayyip Erdogan
Recep Tayyp Erdogan
Il referendum di oggi in Turchia non è soltanto una consultazione sulle riforme costituzionali volute dal premier Recep Tayyip Erdogan, ma anche un'altra puntata dello scontro in atto da anni tra l'establishment "kemalista" e la nuova classe dirigente anatolica emersa con l'Akp, il partito islamico-moderato al potere dal 2002, un sondaggio sulla popolarità dei militari come custodi della repubblica laica disegnata da Kemal Ataturk e un voto di fiducia sullo stesso Erdogan che, da militante dell'Islam politico a leader moderato, da sindaco di Istanbul a capo del governo, è stato il principale artefice di una svolta epocale della politica turca, sia sul piano interno che su quello internazionale.

In attesa di sapere quale sarà l'esito del voto, segnalo l'interessante articolo pubblicato da Matteo Tacconi sul quotidiano Europa e sul suo blog sulla figura di Erdogan e sul suo disegno di "compromesso storico" tra Islam e kemalismo, le due anime litigiose della Turchia moderna, non per islamizzare il paese ma per costringere i repubblicani ad accettare il diritto alla coesistenza tra kemalismo e islam.

Sull'uomo di Ankara, il "venditore di limonate che ha trasformato la Turchia", segnalo anche l'articolo di Annalisa Marroni pubblicato su L'Occidentale il 18 agosto scorso.

                                                 

Nessun commento:

Posta un commento