mercoledì 10 ottobre 2012

TRIBUNALE INTERNAZIONALE: IL PROCURATORE BRAMMERTZ A BELGRADO


di Marina Szikora
"Chiediamo le risposte del come e' stato possibile che gli imputati dell'Aja siano stati nascosti dalla giustizia per cosi' numerosi anni" ha detto il procuratore generale dell'Aja, Serge Brammertz in una intervista al quotidiano serbo 'Večernje novosti' in vista della sua visita a Belgrado. Brammertz ha precisato che una tappa essenziale nella collaborazione con il Tribunale e' stata realizzata nel momento dell'arresto degli ultimi super-ricercati [Radovan Karadzic, Ratko Mladic e Goran Hadzic, n.d.r.].
Il lavoro con questo non e' però terminato, ha detto Brammertz, indicando che per portar a termine i processi di primo grado ed i casi nei processi d'appello, cosi' come voluto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la procura dell'Aja continua a chiedere piena e completa collaborazione delle autorita' serbe. "Vogliamo anche l'informazione sulla situazione attuale relativa ai processi in Serbia contro i crimini di guerra e sulla collaborazione con le giustizie dei paesi vicini. E' molto importante poiche' anche dopo la chiusura del Tribunale, rimarra' ancora molto lavoro in questo campo", ha precisato Brammertz.
Il procuratore generale dell'Aja durante la sua visita a Belgrado ha incontrato il premier Ivica Dačić, il primo vicepresidente del governo e ministro della difesa, Aleksandar Vučić, il procuratore serbo per i crimini di guerra, Vladimir Vukčević e il presidente del Consiglio nazionale per la collaborazione con il Tribunale dell'Aja, Rasim Ljajić. Brammertz presentera' il suo rapporto relativo alla collaborazione della Serbia con il Tribunale al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite a meta' novembre.


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