giovedì 11 ottobre 2012

LJUBLJANSKA BANKA: IL CASO NON DEVE OSTACOLARE L'ADESIONE DELLA CROAZIA ALL'UE


Di Marina Szikora [*]
Il contenzioso tra Croazia e Slovenia sulla Ljubljanska banka non deve in nessun modo essere collegato con l'allargamento dell'Ue, ha detto Peter Stano, portavoce del commissario europeo all'allargamento, Stefan Fuele, informano i media croati. Per l'agenzia austriaca APA Stano ha sottolineato che la Commissione uropea e' convinta che tutti i paesi membri dell'Ue ratificheranno l'accordo di adesione della Croazia firmato lo scorso novembre. Il portavoce di Stefan Feule si e' detto certo che la Croazia il prossimo primo luglio diventera' membro a pieno titolo dell'Ue. Le dichiarazioni del portavoce del commissario europeo vengono interpretate in Croazia come un messaggio indiretto della Commissione europea agli sloveni. I lider dell'Ue non vogliono che la questione della Ljubljanska banka diventi un motivo di conflitto che potrebbe rallentare l'ingresso della Croazia nell'Ue. La Commissione europea ha invitato entrambi le parti a trovare una soluzione accettabile ma e' stato rilevato che si tratta di un problema bilaterale che non e' collegato con l'adesione della Croazia all'Ue.

Va detto anche che la Commissione esteri del Parlamento sloveno a fine settembre ha appoggiato la politica del governo e del ministro degli esteri sloveno Karl Erjavec che vuole condizionare la ratifica dell'accordo di adesione della Croazia all'Ue con la soluzione del contenzioso sulla Ljubaljanska banka ed i suoi risparmiatori. Il presidente della Commissione esteri del Parlamento sloveno, Jožef Horvat ha dichiarato settimana scorsa che la soluzione del problema Ljubljanska banka e' un obbligo che la Croazia deve accettare e in questo senso e' collegato con l'adesione della Croazia all'Ue. Reagendo alle dichiarazioni della ministro degli esteri ed affari europei croata, Vesna Pusić la quale aveva detto che la questione della Ljubljanska banka e la ratifica dell'accordo di adesione croato non possono essere collegati, Horvat ha precisato che il Parlamento sloveno ritiene che la soluzione della questione e il rispetto degli obblighi ed accordi internazionali sono collegati con la decisione dei deputati sloveni sulla ratifica dell'accordo di adesione croato. 

Nel rapporto che la Commissione europea dovrebbe approvare questa settimana si dice, secondo le anticipazioni riportate dai media locali, che la Croazia soddisfa generalmente gli obblighi assunti durante i negoziati di adesione. Si tratta del rapporto sul monitoraggio di preadesione che e' stato introdotto per garantire che la Croazia entri nell'Ue avendo soddisfatto completamente le condizioni richieste e questo rapporto non fornisce alcuna ragione agli Stati membri dell'Ue per rimandare le ratifiche dell'accordo di adesione della Croazia.

Ivo Josipovic incontra Francois Hollande a Parigi
L'accordo di adesione della Croazia all'Ue sara' sul tavolo del Consiglio dei ministri molto presto e l'accordo dovrebbe essere ratificato molto probabilmente entro la fine dell'anno, al massimo all'inizio dell'anno prossimo. Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande dopo l'incontro con il suo ospite croato Ivo Josipović al Palazzo eliseo in occasione di una tre giorni di visita ufficiale del presidente croato a Parigi. I media croati hanno qualificato questa visita nel segno di una sempre maggiore vicinanza dei due paesi mediterranei.
Anche se il tema chiave dei colloqui craoto-francesi al massimo livello e' stata la ratifica dell'accordo di adesione della Croazia, tutte le circostanze parlano di una accoglienza molto calorosa. Sia dall'incontro tra i due presidenti, che dai colloqui con altre autorita' francesi, risulta chiaramente che la Francia non esitera' a ratificare in tempo rapido l'accordo croato.
La Croazia si aspetta che entro l'anno il processo di ratifica sara' concluso in 20 dei 27 stati membri dell'Ue. Oltre al futuro dell'Ue e del fatto, sottolineato da Ivo Josipović, che il processo di allargamento dell'Unione non si deve fermare con l'ingresso della Croazia il prossimo 1 luglio 2013, si e' parlato anche della situazione nella regione, di relazioni tra i paesi dell'ex Jugoslavia che sono cambiate dopo le elezioni in Serbia lo scorso maggio in cui ha vinto la destra guidata dall'ex partito dell'imputato dell'Aja Vojislav Šešelj.
Hollande ha salutato inoltre gli ottimi rapporti con la Croazia sul piano della cultura mentre sul piano economico e' stato annunciato un ulteriore rafforzamento della collaborazione in concreti progetti infrastrutturali in Croazia. La Croazia dovrebbe essere un fattore di stabilita' nei Balcani e rapppresentare per tutti gli altri paesi della regione l'esempio sul loro cammino verso l'integrazione europea, in particolare quando si tratta di diritti delle minoranze e dello sviluppo della democrazia, ha concluso il presidente francese Hollande.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto in parte dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a Radio Radicale


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