venerdì 2 settembre 2011

JOSIPOVIĆ E TADIĆ DECISI SULLA RICONCILIAZIONE

Boris Tadic e Ivo Josipovic
Di Marina Szikora [*]
Il presidente croato Ivo Josipović e' in visita ufficiale in Serbia e ai margini di questa due giorni, giovedi' ha incontrato il suo collega serbo Boris Tadić. E' stato un incontro bilaterale a porte chiuse ma in toni amichevoli, cosi' almeno i commenti della stampa a seguito di una dichiarazione congiunta dei due capi di stato in un momento molto importante per i rapporti tra i due paesi vicini. Josipović e Tadić hanno sottolineato che le relazioni tra Croazia e Serbia sono troppo importanti, sia per i due stati che per i loro popoli, nonche' per l'intera regione, e quindi non si puo' mettere in dubbio il loro sviluppo con “dichiarazioni smisurate”. Hanno ripetuto il reciproco sostegno all'ingresso nell'Ue rilevando che le questioni aperte tra i paesi non verranno risolte nel contesto dell'integrazione europea. Tadić ha sottolineato ancora una volta che insieme al presidente Josipović ha fatto tutto affinche' le relazioni tra i due stati siano alzati al massimo livello e che questa prassi bisogna continuarla. Entrambi hanno rilevato che solleciteranno i propri governi affinche' siano accelerate le soluzioni di tutte le questioni aperte, a partire da quella dei profughi fino ai diritti delle minoranze. Particolare accento hanno posto sulla necessita' di stabilire il destino delle persone disperse in quanto la questione umanitaria prioritaria, dello svolgimento di una conferenza internazionalte di donatori per i profughi nonche' la necessita' di risolvere i problemi giuridici e di proprieta' dei profughi.

Va sottolineato che i due presidenti si sono incontrati a Belgrado ai margini del summit dei capi di stato dell'Europa sudorientale. Prima del suo incontro con Boris Tadić, il presidente croato Ivo Josipović, all'inizio della sua due giorni in Serbia in occasaione del summit a Viminacium nei pressi di Požarevac, ha dichiarato che i contenziosi verbali temporanei tra le autorita' della Croazia e della Serbia non possono influenzare sulle relazioni tra i due paesi che, come ha valutato, stanno progredendo costantemente. Per l'agenzia di stampa serba Tanjug, Josipović ha detto che i rapporti tra i due paesi sono "assolutamente in ascesa" e ha aggiunto che sin dai tempi della guerra molte cose sono cambiate ed e' stata promossa la collaborazione in molti settori importanti. "I conflitti verbali esprimono certe posizioni in certi momenti, la gente si contrasta anche ma deve altrettanto riconciliarsi", ha sottolineato il presidente croato. Per quanto riguarda le questioni aperte, tra cui quelle delle persone disperse, dei crimini e del ritorno dei profughi, Josipović ha detto che con il tempo si e' creato comunque un clima migliore. "Naturalmente, in questo periodo, soprattutto nei tempi di transizione, elezioni, come di consueto nei rapporti tra gli stati e all'interno degli stati, ci sono anche delle oscillazioni. Forse adesso siamo stati in un periodo di oscillazioni, ma io non le ritengo importanti", ha detto Josipović intenzionato ad ammorbidire il gelo che si e' costruito attualemtne nelle relazioni tra Serbia e Croazia con le ultime dichiarazioni della premier croata Jadranka Kosor e le repliche dei vertici serbi, in particolare quelle del ministro degli esteri serbo Vuk Jeremić.

Lo sforzo dei due presidenti, Josipović e Tadić, di impegnarsi fermamente per un avanzamento delle relazioni in tutta la regione balcanica a fin di raggiungere l'indispensabile riconciliazione permanente che possa garantire pace e stabilita' in tutta l'Europa sudorientale, fortunatamente, va avanti instancabilmente.
[*] Corrispondente di Radio Radicale

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