mercoledì 7 settembre 2011

COSA STA SUCCEDENDO TRA TURCHIA E ISRAELE?

La relazione di lunga data tra Turchia e Israele – uniche due democrazie dell'area medio-orientale – è ai minimi storici. L'abbassamento del livello della rappresentanza diplomatica turca a Tel Aviv, l'espulsione dell'ambasciatore israeliano ad Ankara, l'azzeramento dei contratti commerciali e militari, segnano il punto più basso di una crisi iniziata con l'operazione militare israeliana “Piombo fuso” a Gaza, riaccesa dall'assalto alla nave pacifista turca Mavi Marmara del 31 maggio 2010, nel quale furono uccisi nove attivisti turchi pro-palestinesi, e precipitata definitivamente con la pubblicazione del rapporto Onu sull'assalto dei commandos israeliani alla Freedom Flotilla. Tuttavia, alla base dell'irrigidimento di Erdogan nei confronti dell'attuale governo israeliano (che contraddice anni di politica estera condotta all'insegna del principio “zero problemi con i nostri vicini”), al di là di questi fatti specifici ci sono sia ragioni interne, sia ragioni di strategia regionale della Turchia, non esclusa la questione dello sfruttamento delle ingenti risorse energetiche che si troverebbero sotto i fondali del Mediterraneo orientale e che coinvolge direttamente la questione di Cipro.

Sulla crisi delle relazioni tra Turchia e Israele segnalo la mia intervista per Radio Radicale a Stefano Torelli, ricercatore presso l'ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e presso l'ICTS (Italian Center for Turkish Studies).

L'intervista è ascoltabile direttamente qui




Di Stefano Torelli sull'argomento segnalo inoltre l'articolo pubblicato su Limes
La Turchia sacrifica Israele

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