giovedì 10 ottobre 2013

KOSOVO: DAČIĆ E THACI A BRUXELLES PER SUPERARE LE NUOVE TENSIONI

Ivica Dacic e Hashim Thaci
Di Marina Szikora [*]
Lunedi', una nuova riunione tra il premier serbo Ivica Dačić e quello kosovaro Hashim Thaci convocata a Bruxelles dall'Altro rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE Catherine Ashton. L'invito all'incontro e' stata una specie di reazione da parte di Bruxelles dopo l'inasprimento di tensioni tra Belgrado e Priština a seguito della decisione delle autorita' kosovare di proibire ai funzionari della Serbia, in concreto al premier Dačić, di recarsi in Kosovo durante la campagna elettorale per le elezioni locali che si terranno il prossimo 3 novembre. Dopo che settimana scorsa gli e' stato vietato l'ingresso in Kosovo, Dačić ha annunciato che se questo divieto continuera' ad essere in vigore, allora Belgrado si ritirera' dal dialogo con Priština. Per il premier Dačić, il divieto di poter recarsi in Kosovo e sollecitare la popolazione serba a votare alle elezioni indette in base alle regole di Priština significa puro ostruzionismo dell'accordo di Bruxelles.

Il diciassettesimo giro di colloqui, stando alle informazioni mediatiche serbe, si e' concluso con abbastanza successo. Tema principale dei colloqui e' stata appunto l'attuazione dell'accordo di Bruxelles nell'ambito dei preparativi per le elezioni locali in Kosovo. Dopo l'incontro, il premier serbo Dačić ha dichiarato che e' stato accordato un meccanismo secondo il quale ai funzionari serbi sara' acconsentito di recarsi in Kosovo durante la campagna elettorale. Oltre a questo argomento, Dačić ha spiegato che si e' parlato anche delle liste elettorali e della partecipazione dei serbi in quanto osservatori del processo elettorale. Nelle liste elettorali e' stato raggiunto l'accordo che verranno iscritti ancora 12.000 serbi kosovari dei quattro comuni al nord. Inoltre, in base a documenti nuovi, si riesaminera' anche la possibilita' di iscrivere un numero maggiore di profughi che attualmente vivono in Serbia. Allo stato attuale la Commissione elettorale centrale in Kosovo ha acconsentito di votare al 17 per cento di questa popolazione, un numero che secondo Dačić e' estremamente esiguo.

Anche il premier kosovaro Hashim Thaci ha confermato che la liberta' di circolazione „senza discriminazione“ sara' rispettata e che le autorita' kosovare risponderanno a ogni richiesta dei funzionari serbi di visitare il Kosovo, se queste richieste verranno presentate alle istituzioni competenti e secondo la legge.

[*] Il testo è la trascrizione di parte della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 10 ottobre a Radio Radicale

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