giovedì 19 agosto 2010

LA CROAZIA TRA INTEGRAZIONE EUROPEA, CRISI ECONOMICA, ELEZIONI E QUALCHE SCANDALO

Di Marina Szikora
Il testo che segue è la trascrizione della corrispondenza per lo Speciale di Passaggio Sud Est andato in onda mercoledì 18 agosto a Radio Radicale

L’annuncio di una sessione straordinaria del parlamento croato a fine mese, per discutere la manovra finanziaria ha provocato nuove e forti divergenze tra la maggioranza governativa e l’opposizione. La presidente del governo croato, Jadranka Kosor in difesa dell’annunciata manovra che dovrebbe far fronte al peggioramento della situazione finanziaria del Paese, ha detto che una delle priorita’ della revisione del bilancio sara’ la tutela della popolazione piu’ debole, in cui ci sono i pensionati, soprattutto quelli con le pensioni basse, mentre “tutto il resto e’ piu’ o meno aperto”. Il piu’ importante di questa manovra che sara’ una base di inizio per elaborare il bilancio del 2011 – ha spiegato la premier - e’ che i pieni e veri effetti della revisione e le decisioni che verranno prese in merito, quali la modifica di certe leggi e il successo dell’attuazione di certe misure della ripresa economica, si dovranno notare nel bilancio per il 2011. Jadranka Kosor ha aggiunto che oltre al bilancio, per la prima volta nella storia della Croazia, verra’ approvata anche la legge sulla responsabilita’ fiscale che obblighera’ questo e qualsiasi prossimo governo croato ad un comportamento diverso e piu’ razionale. Alla domanda se teme l’arrivo dell’autunno e le annunciate protesta, la premier ha rispoto che “i cittadini, i membri di sindacati e gli impiegati nell’amministrazione pubblica e nei servizi pubblici sono consapevoli che laddove il governo e’ il datore di lavoro, c’e’ bisogno di dialogo e che non sarebbe buono se nel futuro si viene a discutere se i salari verrano pagati o no”.

Per quanto riguarda la notizia uscita recentemente nei media che si prevede un calo degli stipendi del dieci percento, il capo del governo croato ha detto che si tratta di riflessioni su tutto quello che potrebbe entrare nella nuova manovra. Dure pero’ le critiche dell’’opposizione socialdemocratica. Il presidente del Partito socialdemocratico, Zoran Milanovic afferma che la manovra della finanziaria di quest’anno annunciata come ordine del giorno di una prossima riunione straordinaria del parlamento croato doveva farsi ben prima e che arriva troppo tardi. Milanovic aggiunge che l’SDP e’ per “le proposte concrete”. “Abbiamo sentito dalla premier che tutto e’ ok., che la finanziaria funziona normalmente. Potrei chiedere – perche’ allora la manovra? La risposta e’ che ‘il buco’ e’ enorme, la finanziaria e’ pianificata in modo non reale gia’ dal suo inizio e in Croazia non c’e’ nessuno, tranne l’HDZ che non ne sia consapevole” ha detto il leader socialdemocratico. In questo contesto ha criticato la modalita’ dell’approvamento della finanziaria per il 2010 e del pacchetto di misure antirecessione. Ha avvertito pero’ che in questo momento e’ ancora possibile una manovra senza il calo degli stipendi e delle pensioni. E mentre si e' in attesa dell'annunciata sessione straordinaria del Sabor croato, il vicepresidente del Governo e ministro delle finanze, Ivan Suker dichiara incoraggiando che l'economia croata entro la fine dell'anno iniziera' la sua ripresa e che nel 2011 si prevede l'uscita dalla crisi. Anche questo contrasta pero' le previsioni nere del presidente del piu' grande partito di opposizione, Zoran Milanovic che accusa il governo di dotarsi soltanto «di un metodo populista con il quale vuole dimostrare che si sta' facendo qualcosa, mentre non si sa nemmeno che cosa si stia facendo». Secondo il presidente socialdemocratico, il segnale d'allarme si e' sentito quando in soli sei mesi si e' avvicinati al numero di otto miliardi di kune di deficit il che era previsto per l'intero anno.

In questi giorni si puo' leggere anche sulla stampa croata che la crescita record nel secondo trimestre in Germania potrebbe rilanciare la ripresa economica croata. A sorpresa degli analisti, l'economia tedesca nel secondo trimestre ha segnato una crescita del 2,2 percento. Si tratta della piu' grande crescita economica negli ultimi 23 anni, scrivono i media tedeschi. Va ricordato che la Germania e' la piu' grande economia europea e la seconda forza mondiale di esportazione dopo la Cina. Proprio la sua ripresa, concordano gli esperti internazionali, e' un ottimo segnale per l'economia globale. Ad un tale beneficio conta anche la Croazia poiche' l'economia croata e' tradizionalmente collagata con quella tedesca, sia per quanto riguarda l'esportazione dei prodotti croati sul mercato tedesco sia per quanto riguarda gli investimenti tedeschi in Croazia. Si segnano crescite in Germania, Austria ed Italia, vale a dire quasi un terzo del mercato di esportazione croata. Questo potrebbe far crescere l'esportazione e portare alla crescita economica nel 2011 quando questa crescita verra' materializzata in forma di aumento degli ordinamenti dei nostri esportatori, sostiene l'analista croato Ante Babic. Da aggiungere che gli esperti ed economisti croati sono contrari anche all'idea dell'introduzione della tassazione delle banche avanzata dal Governo di Jadranka Kosor. Cosi' il governatore della Banca Nazionale della Croazia (HNB), Zeljko Rohatinski, ha affermato che a causa della tassazione, come costo aggiuntivo per le banche, i tassi d'interesse sarebbero aumentati, o comunque sarebbe stato rallentato il loro calo.

Le supposizioni mediatiche relative a questo argomento, sono state commentate anche dal capo dello Stato, Ivo Josipovic. “Le misure che sono in preparazione e quelle in attuazione devono essere efficaci e dal punto di vista sociale devono essere giuste. Per me cio’ significa molto di piu’ che una singola misura di tassazione. Penso che l’intero sistema di tassazione deve essere rivisto in modo tale che quelli che anno di piu’ – contribuiscano di piu’. La mia idea di base e’ quella di allegerire il processo di lavoro, e quindi e’ possibile anche l’aumento del guadagno della gente, ma e’ necessaria la tassazione della proprieta’ e forse anche di alcuni lavori particolari quali le banche” ha spiagato Josipovic. Per quanto riguarda l’annuncio della manovra finanziaria e supposizioni sul possibile calo dei salari del dieci percento, il presidente croato ha detto che “al momento se ne legge sulla stampa. Quando sara’ chiaro di che cosa si tratta, allora mi esprimero’” ha detto Josipovic. La situazione economica in Croazia non puo’ non toccare il requisito ritenuto anche indispensable da Bruxelles nel processo della prossima adesione della Croazia all’Ue, cioe’ la lotta alla corruzione e criminalita’ organizzata. A tal proposito, i vertici croati, sia il governo guidato da Jadranka Kosor ma soprattutto il presidente Ivo Josipovic affermano il loro fermo impegno per combattere il male che in tutti gli anni dal raggiungimento dell’indipendenza ha colpito gravemente il Paese e la vita dei suoi cittadini.

Adesso, in primo piano si trova lo scandalo collegato con l’arresto dell’ex primo uomo della Hypo Bank austriaca Wolfgang Kulterer. L’ex capo della Hypo Alpe Adria Gruppo nel periodo tra il 1992 e il 2006 e’ stato arrestato domenica scorsa a Klagenfurt perche’ accusato di aver causato danni di alcuni miliardi di euro e grazie a cui, sul territorio dei Balcani, e soprattutto in Croazia, e’ fiorita una corruzione di dimensioni epocali. Ma la cosa piu’ interessante per la Croazia relativa a questo scandalo che ha scosso l’Austria e la Germania, sono i legami politici di Kulterer con l’ex premier croato Ivo Sanader. C’e’ da sottolineare che nel momento dell’arresto di Kulterer in parallelo si sono svolte perquisizioni a Vienna e nella regione di Corinzia. L’ex capo di Hypo e’ tenuto sotto arresto perche’ si teme la possibilita’ della sua fuga e del suo influenzamento sui testimoni. Il lancio impressionante della Hypo banca da una piccola banca locale e’ in effetti il risultato del suo sbarcamento nei Balcani sotto il patroncinio politico dell’allora leader controverso della Corinzia, il defunto leader del Partito della liberta’ austriaco (FPÖ), Jörg Haider. Secondo il presidente croato Ivo Josipovic, oggi si e’ nella posizione “di osservare da una distanza di tempo gli eventi e le supposizioni relative alle vicende che indubbiamente sono problematiche e che vanno chiarite – dalla trasformazione e privatizzazione fino a queste mosse commerciali singolari, in cui si sospetta che lo Stato e la societa’ avevano subito grossi danni”. Una delle questioni ancora non chiarite e’ la vera ragione delle improvvise dimissioni dell’ex primo uomo del governo croato e dell’HDZ Ivo Sanader un anno fa. In questo momento, Sanader si trova negli Stati Uniti, e’ partito proprio qualche giono fa, e come scrivono i media croati, ha lascito il paese “in una maniera per niente spettacolare, senza tappeto rosso, senza uomini di sicurezza, in forma del tutto privata” con la famiglia. Resta da vedere quando e sotto quali circostanze tornera’ in Croazia.

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