lunedì 3 dicembre 2012

GRECIA: UNITA' SPECIALI DELLA POLIZIA PER CONTRASTARE LA VIOLENZA RAZZISTA

La Grecia travolta dalla crisi economica si trova a fare i conti con la crescita dell'intolleranza e degli attacchi razzisti, di cui molto spesso sono responsabili militanti dal partito di ultradestra “Alba Dorata”. Ne sono vittima i tanti migranti che, come avviene anche da noi, arrivano in Grecia con la speranza di proseguire per i Paesi del Nordeuropa, ma anche quelli che vivono e lavorano nel Paese. Gli attacchi rischiano di coinvolgere chiunque, a causa del suo aspetto fisico, possa apparire come un immigrato agli occhi degli estremisti xenofobi. Lo scorso 16 novembre, l'ambasciata statunitense ad Atene ha avvertito i suoi concittadini, specie quelli di origine asiatica, mediorientale , ispanica o africana, del rischio di attacchi razzisti.

Che la situazione sia seria e rischi di sfuggire al controllo lo dimostra la decisione dell polizia greca di dotersi di unità speciali contro le violenze a sfondo razzista. Queste nuove unità, dopo il vialibera del Consiglio di Stato, verranno costituite prima di tutto ad Atene e Salonicco. Chiunque sia vittima di violenze razziste potrà sporgere denuncia personalmente, tramite un legale di fiducia o anche in forma anonima. Il ministro degli Interni, Nikos Dendias, ha anche annunciato la prossima attivazione di una linea telefonica dedicata.

Le iniziative del governo sono senz'altro opportune, anche se viene da domandarsi quanto potranno essere efficaci se alle ultime elezioni quasi la metà dei poliziotti hanno votato proprio per “Alba Dorata” che stando ai sondaggi più recenti è ormai il terzo partito greco. Non solo: da qualche tempo, negli ambienti della sinistra giovanile più radicale, c'è allarme che la polizia possa passare nomi e indirizzi delle persone fermate ai militanti di “Alba Dorata”. Diversi arrestati a seguito delle manifestazioni di queste ultime settimane hanno raccontatodi essere aver ricevuto minacce del genere. La polizia ha smentito, ma la paura resta.

Anche perché nei reparti speciali della polizia ci sarebbero membri di “Alba Dorata”. Anzi, sarebbero proprio loro che, in tenuta paramilitare, aggrediscono i venditori ambulanti irregolari, controllano i documenti agli immigrati e si scontrano in piazza con gli anarchici gridando slogan neo-nazisti. Ma nella polizia c'è omertà e non si conosce nemmeno il numero esatto degli iscritti ad “Alba Dorata”, tanto meno l'identità degli appartenenti alla sua “ala militare”. Questa almeno la denuncia che viene dal giornalista greco Dimitri Psarras, autore del volume “La bibbia nera dell'Alba Dorata”, chenell'articolo di Fabio Sindici su La Stampa del 1° dicembre parla dei finanziamenti forniti dai grandi armatori e afferma che una parte della destra parlamentare sarebbe pronta ad allearsi con il partito guidato da Michaloliakos.


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