giovedì 20 dicembre 2012

LA SLOVENIA POTREBBE OSTACOLARE L'INGRESSO DELLA CROAZIA NELL'UE?

Di Marina Szikora [*]
Alla fine del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea, la settimana scorsa a Bruxelles, il ministro degli esteri sloveno, Karl Erjavec, ha dichiarato che vi è la possibilita' che la Slovenia non ratifichi l'accordo di adesione della Croazia all'Ue entro il 1 luglio 2013, quando e' previsto l'ingresso della Croazia nell'Ue. Come riportato dai media sloveni, Erjavec ha detto che proporra' al governo di Ljubljana di prolungare il mandato all'esperto sloveno nella commissione che si occupa della questione aperta della Ljubljanska banka, Franc Arhar, fino alla fine dell'anno prossimo. Erjavec spera che fino ad allora Arhar, insieme al suo collega croato, l'esperto Zdravko Rogić, avra' tempo sufficiente per trovare una comune soluzione della questione bilaterale. Erjavec ritiene che il problema dovrebbe essere risolto in base all'accordo di Vienna del 2001. Il ministro sloveno ha ribadito l'appoggiare al veloce ingresso della Croazia nell'Ue, ma si aspetta che prima siano risolte tutte le questioni aperte che potrebbero disturbare le relazioni tra gli stati. Erjavec ha quindi avvertito che la Slovenia potrebbe non ratificare l'accordo di adesione croato finche' Zagabria non soddisferà i suoi obblighi. Dall'altra parte, sempre da Bruxelles, il premier croato, Zoran Milanović, ha detto che secondo la sua opinione la questione della ratifica e' una questione risolta: "Ci aspettiamo che tutti soddisfino i propri obblighi come la Croazia ha adempiuto i suoi. Non possiamo costringere nessuno”, ha detto Milanović, “In fin dei conti, se qualcuno vuole puo' ricattarci, ma abbiamo visto dalla recente storia che una tale politica alla fine e' sempre perdente".

[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.


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