mercoledì 28 luglio 2010

GRECIA, OMICIDIO GIOLIAS: ARRIVA LA RIVENDICAZIONE, MA RESTANO I MISTERI

Sokratis Giolias
La rivendicazione è arrivata, ma la vicenda resta oscura. Ieri la "Setta dei rivoluzionari", il sanguinario gruppo terroristico comparso in Grecia nel febbraio dell'anno scorso dopo i gravissimi disordini scoppiati nel dicembre 2008 a causa dell'assisinio di un giovane da parte di un poliziotto, si è attribuita l'omicidio del giornalista Sokratis Giolias, ucciso con 19 colpi di pistola all'alba del 19 luglio davanti alla sua abitazione ad Atene. La rivendicazione è contenuta in un documento su cd recapitato alla redazione del quotidiano Ta Nea che lo pubblica oggi. Tutto chiaro, dunque, anzi no. Il documento, infatti, solleva molti più interrogativi di quanti potrebbe aiutare a risolverne.

Giolias, direttore della radio privata Thema 98.9, attraverso Troktiko, il suo blog di gossip e informazione (mezzo milione di contatti al giorno), aveva più volte rivelato intrallazzi e affari sporchi del potere: dallo scandalo immobiliare legato al monastero di Vatopedi che aveva costretto alle dimissioni alcuni ministri del passato governo di Kostas Karamanlis, alla rivelazione dei compensi principeschi di alcuni gornalisti della tv pubblica. Logico, dunque, che non fosse amato nei palazzi del potere, ma il giornalista, per sua stessa definizione "spregiudicato e senza paura", non era amato nemmeno dall'opposizione perché, come notano alcuni commentatori, si prestava anche a diffondere accuse incrociate tra avversari politici.

C'è poi la tecnica dell'omicidio, che fa più pensare alle modalità usate di solito dalla criminalità comune o organizzata. E a complicare ulteriormente la vicenda c'è il fatto che le pistole calibro 9 usate per l'attentato sarebbero quelle usate dalla "Setta dei rivoluzionari" nel 2009 per l'attacco contro la stazione di polizia di Korydallos, in cui morì un agente, e contro la stazione televisiva Alter. Nonostante la rivendicazione, dunque, restano per ora senza risposta tutti gli interrogativi sorti dopo l'omicidio. E restano aperte tutte le considerazioni su un certo modo di fare giornalismo "d'inchiesta" (o "da buco della serratura") e sulla natura dei gruppi violenti armati comparsi in questi ultimi anni in Grecia.

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