giovedì 9 maggio 2013

KOSOVO: I SERBI DEL NORD ACCETTERANNO L'ACCORDO TRA BELGRADO E PRISTINA?

Di Marina Szikora [*]
Rada Trajković, medico a Gračanica e deputata della Lista unica serba al parlamento di Pristina, è una delle piu' popolari rappresentanti dei serbi che vivono a sud del fiume Ibar. In una dichiarazione avverte i suoi connazionali che devono comprendere il momento e le intenzioni della comunita' internazionale mentre decidono se accettare o no l'accordo tra Belgrado e Priština. "La comunita' internazionale ha deciso di lottare contro la criminalita' in Kosovo e guarda se nei serbi puo' avere dei partner affidabili. Se non sapremo riconoscerlo e mancheremo a questa occasione, sara' come con Slobodan Milošević il quale non aveva riconosciuto quello che succedeva quando cadeva il muro di Berlino e siamo precipitati nell'isolamento e nella miseria", afferma la Trajković.

I serbi del nord del Kosovo continuano invece a rifiutare l'accordo, anche se e' chiaro che non ci saranno passi indietro. I tentativi di integrazione del nord non sono riusciti per 14 anni e questa continuita' sta facendo crescere nei serbi la vana speranza di una loro vittoria e che alla fine ci sara' una divisione del Kosovo, e' dell'opinione la deputata serba che aggiunge che ne' la comunita' internazionale, ne' Priština finora non sono stati seri nei tentativi di integrazione. Adesso però e' diverso: la comunita' internazionale vuole stabilizzare il Kosovo. La questione e' allora se mancheremo l'occasione di essere un partner serio della Nato nella lotta contro la criminalita' in Kosovo, afferma Rada Trajković.

La sua opinione è che le maggiori vittime della politica di divisione del Kosovo e dell'insincerita' di Belgrado sianno stati proprio i serbi al nord. "Durante il regime Milošević, per vent'anni abbiamo vissuto qui senza istituzioni e senza comprendere la situazione degli albanesi, la loro forza ed il loro numero. Noi nelle enclavi abbiamo gia'passato un processo difficile che aspetta i serbi al nord. Siamo passati nella posizione che dobbiamo lottare da soli, ma nel parlamento del Kosovo adesso si sente la voce di resistenza. Richiedono diritti per il proprio popolo. Non e' cosi'. Noi abbiamo lottato per il riconoscimento, ma come spiegarlo ali serbi del nord?", si chiede la Trajković. Se non si dimostra adesso di essere partner affidabili nella lotta alla criminalita' e nella formazione di una situazione stabile, allora i serbi in Kosovo falliranno completamente, conclude la deputata serba.


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