giovedì 16 maggio 2013

KOSOVO: BELGRADO CERCA DI FAR ACCETTARE AI SERBI DEL NORD L'ACCORDO CON PRISTINA

Aleksandar Vucic (Tanjug)
di Marina Szikora [*]
La visita del vicepresidente del governo serbo Aleksandar Vučić al nord del Kosovo e' stata un gesto simbolico ma anche un atto che ha un valore fondamentale poiche' ha contribuito ad una migliore comprensione dell'attuale situazione. Questa la conclusione del parlamento serbo a proposito dell'annunciata e realizzata visita del vicepremier serbo Vučić in Kosovo. Secondo l'opinione del presidente della Commissione per il Kosovo e Metohija del Parlamento serbo, Milovan Drečun, a seguito del soggiorno di Vučić al nord del Kosovo, adesso "e' isolata ogni interpretazione estremista dell'accordo raggiunto" e in questo modo si apre la via per esaminare realmente anche i difetti che riguardano la parte serba come anche i pregi che porta l'accordo raggiunto tra Belgrado e Priština a Bruxelles. Secondo le parole di questo deputato serbo al Parlamento di Belgrado, rappresentante del maggiore partito governativo, il Partito Serbo del Progresso, il popolo serbo al nord del Kosovo non si puo' permettere di essere escluso dall'attuazione dell'accordo. Drečun ha aggiunto di aspettarsi che nel prossimo periodo i serbi al nord del Kosovo non creeranno problemi per quanto riguarda l'attuazione dell'accordo di Bruxelles se questa vera' precisata da un comune accordo tra Belgrado e Priština.

La maggior parte dei parlamentari serbi esprime speranza che "i concittadini e fratelli serbi al nord del Kosovo ascoltando il vicepremier hanno capito che nel 21esimo secolo le vittorie si realizzano sul piano economico". Si dicono ottimisti e credono che i serbi al nord del Kosovo abbiamo compreso i messaggi che Vučić recandosi personalmente in loco ha trasmesso loro. Belgrado spera che un passo avanti e' stato compiuto nella comunicazione e che comunque saranno necessari altri incontri ma che infine prevalga il razionalismo. Il rappresentante del Partito Liberal-democratico guidato da Čedomir Jovanović, all'opposizione, si e' detto dell'opinione che Vučić e' riuscito a convincere i serbi in Kosovo indicando che tutta la vicenda ha dato impressione che si tratti di un gruppo di gente infelice che qualcuno per anni o addirittura per decenni aveva spinto verso le barricate, ai conflitti e che evidentemente accettano difficilmente un cambiamento di politica. "E' chiaro che tra loro ci sono quelli che in questo vedono assolutamente o soltanto interessi personali e qui penso innanzitutto ad alcuni leader dei serbi kosovari, ma la base del problema e' che non vi e' sincerita' elementare che potrebbe spiegare perche' per tutti e' meglio una politica nuova" ha detto il rappresentante liberaldemocratico Đurić.

Intanto, martedi', l'alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue Cathrine Ashton ha invitato i premier serbo e kosovaro, Ivica Dačić e Hashim Thaci ad una riunione, prevista per il prossimo 21 maggio a Bruxelles a fin di discutere sull'attuazione dell'accordo raggiunto ad aprile. Una veloce attuazione dell'accordo, ha precisato Ashton, e' di importanza cruciale e si e' detta felice di poterne discutere con i due premier. Va ricordato che Dačić e Thaci hanno siglato l'accordo a Bruxelles lo scorso 19 aprile sulla normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Priština. Pero' dopo questo atto importantissimo, le due riunioni dei gruppi di lavoro per l'attuazione dell'accordo sono fallite e le due parti si accusano a vicenda per l'insuccesso di questi colloqui.

[*] Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a Radio Radicale

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