giovedì 9 agosto 2012

CROAZIA-SERBIA: A QUANDO L'INCONTRO TRA JOSIPOVIĆ E NIKOLIĆ?

Di Marina Szikora
Adesso che si e' anche insediato il nuovo governo serbo guidato dal socialista Ivica Dačić e ben avviate le attivita' del presidente della Serbia, Tomislav Nikolić, prendono spazio i temi relativi ai rapporti nella regione e in particolare quelli con i paesi vicina. Ricordiamolo, con l'inizio della presidenza croata di Ivo Josipović, due anni e mezzo fa, le relazioni tra Croazia e Serbia hanno avuto uno slancio positivo con diverse attivita' dei due presidenti, Ivo Josipović e il suo ex collega serbo, Boris Tadić nel segno del miglioramento delle relazioni nella regione e l'indispensabilie riconciliazione tra Croazia e Serbia ma non solo. L'elezione di Tomislav Nikolić a presidente della Serbia, ex ultranazionalista radicale serbo e a suo tempo il vice dell'imputato dell'Aja Vojislav Šešelj, sembrano aver provocato grandi perplessita' e passi indietro rispetto alla menzionata direzione. Ben presente ancora la retorica estremista degli anni novanta di Nikolić nonche' dichiarazioni provocanti e sgarbate tutt'ora, relative a Srebrenica e Vukovar che almeno per adesso, hanno chiuso le porte riaperte dal suo predecessore Tadić. In questi giorni pero' il presidente Nikolić afferma per il quotidiano di Belgrado 'Danas' di essere pronto ad incontrare il presidente croato Ivo Josipović. Parlando della collaborazione regionale e di stati nella regione che finora aveva visitato e che intende visitare prossimamente, Nikolić ha annunciato che presto dovrebbe incontrare ufficialmente il presidente Josipović, che e' pronto a venire appena e dove il presidente croato lo invitera'. Va ricordato che subito dopo aver assunto l'incarico di presidente della Serbia, lo scorso 31 maggio, Nikolić aveva sottolineato che lui non e' di quelli che viaggiano tanto per viaggiare e che certi incontri devono essere utili per la Serbia.

"Tenendo conto della politica che il presidente Nikolić aveva sollecitato negli anni novanta e le sue recenti dichiarazioni relative a Vukovar e Srebrenica, l'incontro dei due presidenti e' possibile quando il presidente Nikolić dimostrera' chiaramente di aver cambiato il suo atteggiamento verso i paesi vicini" si legge nel comunicato rilasciato dall'Ufficio del presidente Ivo Josipović a proposito dell'argomento. In ogni caso, il capo dello stato croato "saluta il desiderio del presidente Nikolić che anche con incontri bilaterali continui la politica di riconciliazione e di relazioni di buon vicinato" si fa sapere dall'Ufficio di Josipović. Il quotidiano serbo 'Blic' pubblica l'opinione del professore della Facolta' di scienze politiche di Belgrado ed analista politico serbo, Predrag Simić il quale ritiene che non bisogna aspettarsi un incotro dei dui presidente in tempi rapidi poiche' ne' l'uno ne' l'altro non otterebbero nulla sul piano interno. Simić ha aggiunto che un incontro Josipović-Nikolić entro l'anno sarebbe una vera sorpresa. Proprio come Bruxelles, scrive 'Blic', anche Zagabria si aspetta le prime mosse del presidente e del nuovo governo serbo. Boris Tadić e' stato un partner di Josipović e adesso la Croazia e la Serbia attraversano una fase di blocco nei rapporti. Ci vorra' del tempo per Nikolić a portare le relazioni dei due paesi ad un minimum positivo, queste relazioni per adesso non peggiorano, afferma Simić nell'intervista a 'Blic'. Ritiene che per Nikolić l'esame principale sara' il Kosovo e che in base a questo le cose saranno piu' chiare sia per Bruxelles che per Zagabria. Simić valuta che la Croazia adesso non fara' sicuramente nulla per compromettere le relazioni tra la Serbia e la Croazia poiche' si trova sulla soglia dell'ingresso nell'Ue e non fara' nulla che potrebbe gettare ombra alla sua adesione. E' sicuro che nemmeno Nikolić ne' Aleksandar Vučić non compieranno provocazioni perche' non e' nemmeno nel loro interesse, conclude l'analista serbo Predrag Simić.

[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est del 9 agosto.


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