martedì 19 giugno 2012

ELEZIONI IN GRECIA: LA FINE DI UN EPOCA

Il risultato del voto del 17 giugno non è un ribaltone ma segna sicuramente la fine di un'epoca nella politica greca: il Pasok (socialisti) paga le sue responsabilità per il sistema di potere corrotto e clientelare costruito dopo la fine della dittatura dei colonnelli ed è ormai marginale nel panorama politico, mentre Nea Dimokratia, che pure è egualmente corresponsabile dell'attuale crisi, ha saputo rinnovarsi almeno in parte. Ora però il nuovo governo dovrà riuscire dove hanno fallito i predecessori: rinegoziare il "memorandum" siglato con Ue, Bce e Fmi, come è stato promesso in campagna elettorale. Anche perché sicuramente gli atti dei politici e dell'esecutivo saranno da ora in poi strettamente controllati dall'opinione pubblica come non era mai accaduto in passato. La Grecia, anche in questo può essere un laboratorio per gli altri paesi europei e non solo stremati dalla crisi: banco di prova non solo delle misure imposte dai mercati, ma anche delle possibili alternative.
E' questa l'opinione di Dimitri Deliolanes, corrispondente dall'Italia della televisione nazionale greca e autore, tra l'altro di "Come la Grecia", libro uscito nel 2010, all'inizio quindi della crisi attuale, che facendo un parallelo tra la situazione greca e quella italiana, analizzava come una crisi economica è diventata una crisi di sistema, non solo nei due Paesi, ma in tutta Europa.

L'intervista è tratta dallo Speciale sulle elezioni del 17 giugno in Grecia andato in onda oggi a Radio Radicale. La registrazione è ascoltabile direttamente qui



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