giovedì 7 marzo 2013

KOSOVO: NULLA DI FATTO AL SESTO ROUND DI COLLOQUI TRA BELGRADO E PRIŠTINA

Ivica Dacic e Hashim Thaci (Foto EPA)

di Marina Szikora, corrispondente di Radio Radicale [*]
Nessun accordo dopo il sesto round di dialogo tra Belgrado e Priština a Bruxelles. Dopo la riunione, il premier kosovaro, Hashim Thaci, ha dichiarato ai giornalisti che l'accordo non e' stato raggiunto e che per Priština e' inaccettabile che i comuni serbi abbiano un potere esecutivo cosi' come proposto da Belgrado. Il tema dell'incontro sono statati appunto i comuni serbi in Kosovo. Prima ancora, il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, ha incontrato separatamente i due premier, Hashim Thaci e Ivica Dačić. La portavoce dell'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza ha detto che il dialogo tra Belgrado e Priština e' entrato nella fase chiave e che e' nell'interesse di entrambe le parti che si arrivi ad un compromesso. Va ricordato che la Commissione europea a meta' aprile presentera' un rapporto sull'avanzamento del dialogo dopodiche' il Consiglio europeo decidera' se alla Serbia verra' attribuita una data per l'inizio dei negoziati di adesione all'Ue. Il quotidiano austriaco Der Standard ha scritto che in vista dell'incontro vi era una atmosfera negativa e ha riportato la dichiarazione del premier serbo Ivica Dačić che la Serbia ha fatto quello che ha potuto mentre l'altra parte rifiuta tutte le sue proposte e che le posizioni si sono allontanate piu' che mai.

Al centro del sesto round di colloqui c'e' stata l'abolizione delle istituzioni serbe parallele al nord del Kosovo che le autorita' di Priština non riconoscono e che vengono finanziate dalla Serbia. Da una parte vi e' la richiesta di scioglimento delle istituzioni parallele come precondizione per la Serbia per poter iniziare i negoziati di adesione con l'Ue; dall'altra parte il governo serbo e' esposto alle pressioni interne di chi lo accusa di tradimento e chiede di non abbandonare i serbi in Kosovo, scrive Der Standard. Il quotidiano di Vienna ha indicato anche che Dačić ha proposto una soluzione di compromesso che prevederebbe lo smantellamento delle vecchie strutture serbe al nord del Kosovo e la formazione di una federazione di nove comuni a maggioranza serba. Il premier kosovaro Hashim Thaci non si e' opposto alla formazione di questa federazione, ma esclude che questo organismo possa avere poteri esecutivi e legislativi. I politici serbi hanno espresso la speranza che l'Occidente faccia pressione su Priština, ma al tempo stesso temono che la Serbia potrebbe allontanarsi dall'Ue se quest'anno verra' a mancare la data dell'inizio dei negoziati di adesione. Secondo lo Standard i diplomatici occidentali temono che la proposta di Belgrado possa portare alla creazione di una entita' speciale simile alla Republika Srpska in Bosnia Erzegovina.

Secondo le informazioni riportate sul sito delle Nazioni Unite, il prossimo 22 marzo il segretario generale, Ban Ki-Moon, dovrebbe presentare il rapporto periodico sul Kosovo al Consiglio di sicurezza, che avrebbe dovuto essere presentato lo scorso 22 febbraio, ma che era stata rimandato. Nel nuovo rapporto, Ban Ki-Moon indica che "l'intera situazione di sicurezza in Kosovo e' pacifica con eccezioni al nord del Kosovo, soprattutto a Kosovska Mitrovica dove sono stati registrati incidenti seri". Il segretario generale dell'Onu valuta che sia stato compiuto un passo chiave nel dialogo tra Belgrado e Priština, ma questo progresso e' seguito da incidenti, soprattutto al nord del Kosovo, informa il quotidiano di Belgrado Blic. “Contemporaneamente al processo politico ad alto livello, si legge nel rapporto di Ban Ki-moon, sono ugualmente importanti costanti e fondati forzi per promuovere la riconciliazione e per aumentare la fiducia tra le comunita' in Kosovo" e si rileva che oltre alla partecipazione internazionale e' necessario un impegno e sinceri sforzi da parte dei leader politici a tutti i livelli, delle organizzazioni non governative e della societa' civile.

[*] Il testo è la trascrizione di parte della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi


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