giovedì 14 aprile 2011

BALCANI E UE / 1 - BARROSO E FUELE IN CROAZIA

Il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, accompagnato dal commissario all'Allargamento, Stefan Fuele, hano compiuto nei giorni scorsi una visita nei Balcani occidentali: al centro del viaggio e dei colloqui con la autorità locali lo stato del processo di integrazione europea alla luce delle singole realtà. Qui di seguito la trascrizione della corrispondenza di Marina Szikora dedicata alla visita in Croazia per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 14 aprile a Radio Radicale.

"La conclusione dei negoziati dipende da quando la Croazia terminera' le riforme cruciali" ha detto Jose' Manuel Barroso giovedi' a Zagabria rivolgendosi ai deputati croati in Parlamento con un messaggio relativo all'attuale situazione del processo di negoziati della Croazia ma soprattutto in relazione alla conclusione di questo cammino cosi' lungo e impegnativo. "Adesso siete nella fase finale della via verso l'adesione all'Ue. Questa e' la tappa piu' difficile, ed i preparativi sono un compito difficile. I cittadini europei devono sapere che nel momento in cui ci entrerete, il vostro paese e' completamente pronto" ha sottolineato Barroso. Il presidente della Commissione europea si e' congratulato con il governo croate per gli sforzi impressionanti ma ha avvertito che questi sforzi devono essere finalizzati. "Porto il messaggio di fiducia al vostro paese, al suo successo. La Commissione europea continuera' a lavorare con voi nell'ultima tappa del vostro cammino e siamo felici che presto potremmo salutarvi come il 28-esimo membro dell'Unione" ha detto Barroso sottolineando di avere alte aspettative da Zagabria e di aspettarsi forti e concreti risultati nell'attuazione delle riforme. "La Croazia deve garantire a portare queste riforme fino a modifiche sostenibili e verosimili, sopratutto nel capitolo 23. La Croazia ha raggiunto un grande avanzamento, ma deve adempiere ancora molte misure nella riforma della giustizia, lotta alla corruzione, sanzionamento dei crimini di guerra e nella protezione delle minoranze" ha sottolineato Barroso. Ha ricordato cha la Commissione europea appoggia la Croazia perche' il suo ingresso nell'Ue sara' un catalizzatore per gli altri paesi dell'Europa sudorientale. Barroso non ha mancato di sottolineare l'importanza del consenso dei governativi e dell'opposizione relativo all'adesione della Croazia all'Ue anche se si avvicinano le elezioni parlamentari. Plaudendo gli sforzi del Governo e della premier Jadranka Kosor, ha avvertito che non si tratta comunque di un progetto del Governo o alcuni altri partiti, bensi' di una grande questione per il futuro della Croazia e dell'Unione.

Nell'ambito della visita del presidente della Commissione europea a Zagabria, particolarmente interessante e' stato il suo incontro con i cittadini croati. Questa e' stata un'idea originale dell'ufficio della Commissione europea a Zagabria. Barroso ha incontrato cosi', in un caffe nella piazza centrale della capitale, rappresentanti scelti della societa' crota. In questa scelta si e' voluto dare un'immagine di tutte le categorie della societa'. Senza la presenza dei media, Barroso si e' trattenuto in colloqui con un medico disoccupato, uno studente, un pensionato, un impiegato nel settore privato e uno nel servizio statale. Si e' stato particolarmente attenti alla loro anonimita' affinche' i colloqui potevano essere sostanziali. Per Bruxelles e' importante l'opinione dei cittadini poiche' a conclusione dei negoziati saranno loro ad esprimersi al referendum sull'ingresso nell'Ue.

L'ultimo tra gli incontri e' stato quello con il capo dello stato Ivo Josipović. L'ingresso nell'Ue e' un obiettivo generazionale di tutti noi che partecipiamo nella politica croata...e' il desiderio di tutti i partiti politici, ha detto il presidente Josipoivć dopo i suoi colloqui con Barroso che sono durati il doppio del tempo previsto. Josipović ha sottolineato che la Croazia soddisfera' tutte le condizioni e che qui non ci sono concessioni. Secondo le parole del Presidente croato, la Croazia e molto vicina alla realizzazione di questo obiettivo. Menzionando la fine dei negoziati ha detto che tutti in Croazia desiderano che questo avvenga a giugno, il che "non e' impossibile". Barroso non ha voluto quindi menzionare nessuna data ma ritiene che la conclusione entro giugno sarebbe "un raggiungimento straordinario". Il presidente Josipović ha ricordato e sottolineato che il governo ha fatto sforzi eccezionali affinche' la Croazia possa diventare il nuovissimo membro dell'Ue e si e' particolarmente imegnato nella lotta alla corruzione, attuazione delle riforme giudiziarie e collaborazione con il Tribunale dell'Aja. Non e' mancato pero' a menzionare che anche l'opposizione ha dato il suo contributo all'obiettivo generazionale. "Tutto dipende da noi e dai nostri sforzi che dobbiamo ancora fare. Non c'e' nessun paese che si oppone affinche' la Croazia diventi il 28-esimo stato membro dell'Ue" ha detto Josipović. Rispondendo, Barroso si e' detto convinto che la Croazia realizzera' il suo obiettivo ambizioso. "L'ultima tappa a volte e' la piu' difficile" ha osservato Barroso ma ritiene che la Croazia e' pronta a superare gli ultimi ostacoli per raggiungere questo obiettivo. Ha ribadito che la Croazia negli ultimi tempi ha compiuto un progresso straordinario, plaudendo il ruolo del presidente Josipović nel processo di adesione.

"Giudicando dall'intervento di Barroso, la Croazia ha compiuto un avanzamento, ma non ha compiuto il progresso decisivo. All'inizio di maggio sapremo politicamente se la Croazia ha concluso i negoziati e se essi verranno terminati a fine giugno" ha detto il presidente del Partito socialdemocratico e leader dell'opposizione Zoran Milanović commentando il discorso di Barroso pronunciato nel Parlamento croato. Secondo Milanović l'intervento del presidente della Commissione europea e' stato "bello e gentile" ma nemmeno lui, e' dell'opinione Milanović, sa quando la Croazia concludera' i negoziati. "Lo sapremo tra circa tre settimane; lo si decide tra alcune principali capitali europee, i principali membri dell'Ue" ha detto il presidente socialdemocratico. Per quanto riguarda la dichiarazione che il Governo di Jadranka Kosor ha dato il maggior contributo ai negoziati, Milanović ha precisato che Barroso e' un popolare e quindi favoreggia un po' di piu' la destra. Ma in quanto presidente della Commissione europea, ha sottolineato Milanović, il discorso di Barroso e' stato molto oggettivo e distanziato. Il governo dell'Unione democratica croata (HDZ) ha iniziato i negoziati molti anni fa e non li ha ancora terminati, quindi e' logico che questo governo e' responsabile dei risultati relativi ai negoziati. E' un fatto tecnico, afferma Milanović. All'invito di Barroso ad un consenso sull'adesione della Croazia all'Ue, Milanović ha ricordato che il Partito socialdemocratico e' portatore di questo consenso ma ha avvertito che i negoziati li conduce il Governo, per ribadire che la responsabilita' sull'esito sara' quella del Governo di Jadranka Kosor.

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