giovedì 7 febbraio 2013

SERBIA: IL PREMIER DACIC CONVOLTO NELLO SCANDALO SARIC

Darko Saric

Di Marina Szikora [*]
In Serbia in questo momento al centro dell'attenzione e' lo scandalo politico che coinvolge il premier Ivica Dačić. Si parla di una crisi politica in Serbia e persino di elezioni anticipate. Il vicepremier Aleksandar Vučić, che è anche presidente del partito di maggioranza relativa, il Partito del progresso del presidente della repubblica Tomislav Nikolic, ha smentito che a causa dell’ “affaire” Šarić possano esserci elezioni anticipate e che pero' tutti quelli che hanno commesso reati verranno chiamati a rispondere, quale che sia il loro nome e l'incarico che svolgono. Dopo la riunione tenuta dal maggiore partito della coalizione governativa ha tenuto a causa della crisi politica provocata da una campagna mediatica in cui il premier, il socialista Ivica Dačić, e' stato collegato a persone legate al boss del narcotraffico latitante, Darko Šarić, il vicepremier Vučić ha sottolineato che la Serbia adesso ha compiti piu' importanti, anche se le elezioni anticipate, secondo le sue parole, in questo momento andrebbero a favore soprattutto del suo partito. Vučić ha aggiunto di aver saputo soltanto alcuni giorni fa degli incontri del premier Dačić con Rodoljub Radulović, membro del clan Šarić.

Va detto che i media serbi sabato scorso avevano scritto che la polizia criminale nel 2008 aveva intercettato Dačić, allora ministro degli Interni e quindi a capo della stessa polizia, registrando due incontri tra Dačić e Radulović. Il tabloid 'Informer' afferma che ci sono prove concrete del legame tra Radulović e Dačić. Secondo le informazioni dell’emittente B92, nelle note della polizia serba ci sarebbero prove che Dačić e il suo capo di gabinetto del tempo, Branko Lazarević, avevano spesso comunicato con Radulović detto Miša Banana, uno dei piu' noti membri del clan Šarić che secondo le fonti dei servizi segreti e' stato incaricato per il trasporto di cocaina da Sud America in Europa. Nei confronti di Darko Šarić, infatti, ci sono mandati di cattura per traffico di stupefacenti emessi da vari Stati ed agenzie di sicurezza, tra cui la Dea americana. Secondo 'Informer', i collaboratori di Dačić avrebbero valutato la campagna mediatica in Serbia a proposito di questo tema come un terribile scandalo che deve essere condotto fino alla fine. Secondo Dačić, la polizia ha lavorato alle sue spalle e senza mai informarlo in nessun momento del fatto che Radulović fosse indagato.

[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.


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