giovedì 7 febbraio 2013

I BALCANI ALLA CONFERENZA SULLA SICUREZZA DI MONACO


Di Marina Szikora [*]
L'evento principale dello scorso fine settimana, per quanto riguarda le relazioni internazionali e la politica di sicurezza, e' stata la 49esima Conferenza sulla sicurezzasvoltasi a Monaco di Baviera, dal 1 al 3 febbraio, una delle riunioni piu' importanti su questi temi che ogni anno riunisce i capi di stato e di governo, ministri degli esteri e della difesa ma anche rappresentanti di organizzazioni nongovernative, esperti nel campo della politica internazionale e di sicurezza nonche' importanti uomini di affari. Quest'anno, alla conferenza di Monaco di Baviera hanno preso parte circa quattrocento leader politici ed economici, tra cui dieci capi di Stato e di governo, cinque commissari europei. Particolarmente significativa la presenza del vicepresidente americano Joe Biden. Si e' discusso e riflettuto del miglioramento della cooperazione internazionale e del dialogo in cerca di soluzioni dei focolai di crisi e di questioni geostrategiche del nostro mondo.

La Croazia era rappresentata dal presidente Ivo Josipović il quale e' intervenuto nella sessione dedicata a "Sicurezza e stabilita' in Europa Sudorientale e nel Caucaso", moderata dall'ex presidente finlandese ed inviato speciale dell'Onu per il Kosovo, Martti Ahtissari. Nella sessione si e' discusso della situazione di sicurezza nelle due regioni dopo che l'attenzione della politica internazionale e' stata trasferita su altri focolai di crisi. Oltre a Josipović, in questo dibattito sono intervenuti anche i presidenti della Macedonia e dell'Azerbejdzan, i ministri degli esteri della Georgia e del Kazakstan. Ai margini della conferenza, il capo dello stato croato ha avuto tutta una serie di incontri bilaterali, tra cui quelli con il vicepresidente americano Joe Biden, con i presidenti macedone, azero e del Kosovo, con il premier del Quatar, nonché con il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, e con quello tedesco, Guido Westerwelle.

Gli Stati Uniti si aspettano che presto inizi la ratifica dell'accordo di adesione della Croazia all'Ue in Slovenia. La notizia e' giunta dall'Ufficio del presidente croato Ivo Josipović dopo il suo colloquio con il vicepresidente americano Joe Biden ai margini della conferenza di Monaco di Baviera. "La Croazia e la Slovenia sono i partner americani nella Nato e mi aspetto che il contenzioso sulla Ljubljanska banka venga risolto presto", ha detto Biden. Un comunicato ufficiale ha reso noto che la presidente del Kosovo, Atifete Jahjaga, ha discusso con il vicepresidente americano Biden della cooperazione bilaterale tra Washington e Pristina, nonché dell'imminente incontro della stessa Jahjaga con il presidente della Serbia, Tomislav Nikolić. La presidente del Kosovo si e' detta pronta ad incontrare il suo collega serbo ed ha precisato che con questo vuole dare il suo appoggio al dialogo e alla piena normalizzazione delle relazioni tra, come ha detto, "due stati indipendenti e sovrani" [l'incontro si è svolto martedì 6 febbraio a Bruxelles, n.d.r.]. Biden, da parte sua, ha ribadito che gli Stati Uniti continueranno ad appoggiare il Kosovo sul suo cammino europeo e in tutti i processi democratici e che la posizione americana è che "la sovranita' e l'integrita' territoriale del Kosovo sono risolti". Quanto alla presidente del Kosovo, le istituzioni del Kosovo sono dell'atteggiamento che le animosita' del passato nelle relazioni con la Serbia non devono essere lasciate alle giovani generazioni ma si devono risolvere adesso. Jahjaga ha ringraziato gli Stati Uniti per l'aiuto che avevano dato e che offrono tutt'ora al consolidamento dello Stato e della societa' kosovara.

[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio aSud Est andata in onda giovedì 7 febbraio a Radio Radicale.


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