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La giudice Flavia Lattanzi |
La sentenza con cui è stato assolto Vojslav Seselj non è stata condivisa dalla
giudice italiana Flavia Lattanzi, componente del collegio del Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia che ha giudicato non colpevole il leader ultranazionalista serbo. Per la procura Seselj era direttamente coinvolto o non aveva impedito i crimini indicati nel nove capi d'accusa dei quali era stato chiamato a rispondere: tre crimini contro l'umanità (per persecuzione, deportazione e atti disumani di trasferimento forzato) e sei crimini di guerra (per assassinio, tortura e trattamenti crudeli, distruzione casuale, distruzione o danneggiamento volontario di istituzioni dedicate alla religione o all'istruzione, saccheggio di proprietà pubbliche o private). Per questi reati l'accusa aveva chiesto una condanna a 28 anni di reclusione. Una posizione condivisa dalla giudice italiana che ha votato contro l'assoluzione perché "la giuria non ha tenuto conto del clima di intimidazione che Seselj e i suoi hanno imposto ai testimoni" e non ha "ragionato adeguatamente" sulle prove pur ammettendo che i crimini erano stati compiuti, tanto più che c'erano le prove che Seselj avesse istigato al compimento dei delitti. Come si sa, invece, gli altri due componenti del collegio, il francese Jean-Claude Antonetti e il senegalese Mandiaye Niang, sono stati di diverso avviso e Seselj è stato assolto
Leggi qui la "dissenting opinion" della giudice Flavia Lattanzi (in inglese)
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