giovedì 11 aprile 2013

L'ASSURDITA' DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN MONTENEGRO

Miodrag Lekic e Filip Vujanovic

Di Marina Szikora [*]
Le elezioni presidenziali di domenica scorsa in Montenegro si sono concluse con l'assurdita' dell'esito elettorale. Entrambi i candidati presidenziali in effetti hanno proclamato la loro vittoria. Il presidente uscente Filip Vujanović reclamava il 51,3 percento di voti mentre il suo sfidante, il candidato indipendente Miodrag Lekić ha dichiarato che la proclamazione della vittoria di Vujanović assume "elementi di colpo di stato" avvertendo al tempo stesso il presidente uscente alla serieta' della situazione e responsabilita' nelle dichiarazioni. Vujanović da parte sua, appoggiato dal premier Milo Đukanović, lider del Partito Democratico dei Socialisti (DPS) ha affermato che si "resta insieme" e che continuano a guidare la politica dello stato per il bene del Montenegro e di tutti i suoi cittadini. L'incognita, almeno per adesso, e' durata fino alla proclamazione dei risultati ufficiali da parte della Commissione elettorale che danno la vitoria al vecchio/nuovo presidente Filip Vujanović.

Il candidato dell'opposizione montenegrina, Miodrag Lekić e' senza dubbio il vincitore morale delle elezioni presidenziali montenegrine, valuta martedi' il quotidiano sloveno 'Delo'. Si tratta del candidato indipendente che alle elezioni parlamentari si e' giocato il ruolo del protagonista chiave sulla scena politica montenegrina, indica 'Delo' e la sua sara' una vittoria morale quale che sara' il vincitore formale di queste elezioni. Se gli elettori "con una maggioranza sottile hanno deciso a favore dell'attuale capo dello stato Filip Vujanović o se il partito governativo DPS imporra' con forza il suo candidato alla carica presidenziale, questo non cambiera' il fatto che Lekić ha sorpassato Vujanović sull'intera linea" osserva 'Delo' e valuta che l'ex capo della diplomazia montenegrina Lekić e' entrato nella corsa elettorale in una posizione del tutto discriminata cioe' "nella campagna elettorale e' stato obiettivo di linciaggio mediatico da parte del suo avversario ed esperto di manipolazioni mediatiche". Secondo 'Delo' e' strano per i Balcani che Lekić in questa lotta ingiusta non e' stato appoggiato da parte della comunita' internazionale: "Si pone la domanda se Bruxelles - chiedendosi timidamente se il Montenegro e' maturo per l'ingresso nell'Ue - almeno dopo le elezioni concluse cerchera' di ostacolare le manipolazioni elettorali ed i brogli ai quali il regime di Milo Đukanović non aveva mai rinunciato" scrive il giornale sloveno.

Lekić non riconosce la vittoria del suo avversario Đukanović e afferma di aver ottenuto il 50,5 percento di preferenze rispetto al 49,5 percento del presidente uscente. Adesso il suo comitato elettorale richiede di avere l'accesso all'intero materiale elettorale per verificare i presunti brogli. Va detto che la Commissione elettorale statale, secondo i risultati preliminari, ha stabilito che il capo dello stato uscente, Filip Vujanović e' il vincitore di queste elezioni ottenendo il 51, 21 percento rispetto al 48, 79 percento di Lekić. Martedi', Miodrag Lekić ha detto al suo sfidante Vujanović che la sua richiesta di riconoscere la sconfitta elettorale e' assurda e ha affermato che Vujanović si presenta falsamente come vincitore di queste elezioni. "Il vicepresidente del DPS Filip Vujanović continua a mandare offerte indecenti all'intera opinione pubblica e a me personalmente" ha detto Lekić aggiungendo che a differenza di Vujanović lui rispetta le procedure finche' hanno senso e finche' le istituzioni fanno il loro lavoro in base alle leggi e alla Costituzione del Montenegro. Lekić afferma che Vujanović ha perso l'appoggio della maggioranza nel Parlamento montenegrino e che gli e' rimasta soltanto la consolazione del proprio partito.

Dopo i risultati preliminari della Commissione elettorale, Miodrag Lekić non accetta questi risultati e chiede il nuovo conto delle schede elettorali. Il collegio del presidente del Parlamento del Montenegro Ranko Krivokapić ha deciso di rimandare la sessione delle commissioni parlamentari finche' non vengono comunicati i risultati definitivi delle elezioni presidenziali. Il lider del Movimento per i Cambiamenti ed uno dei lider del Fronte Democratico, Nebojša Medojević ha fatto sapere che questa alleanza di opposizione fino a tempo indeterminato boicottera' il lavoro del parlamento montenegrino annunciando protesta a causa dei risultati elettorali presidenziali.

[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.


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