venerdì 1 luglio 2011

BOSNIA: IL DISCONOSCIMENTO DELL'ALTRO COME PERSONA

La dichiarazione di due grandi psichiatri italiani su “Il sentiero dei tulipani”
Due grandi psichiatri italiani – il dottor Domenico Casagrande e il dottor Lorenzo Toresini – hanno studiato approfonditamente IL SENTIERO DEI TULIPANI. PSICONAZIONALISMO IN BOSNIA ERZEGOVINA del ricercatore storico e scrittore Angelo Lallo (Infinito edizioni, 2011) e hanno redatto di loro pugno una dichiarazione che sia per l’autore che per l’editore costituisce un vanto. La riportiamo a beneficio di lettori, stampa, specialisti della mente, poiché riteniamo il testo di seguito estremamente importante e splendidamente descrittivo di un libro di eccezionale qualità e assolutamente unico nel suo genere.


“La Psichiatria nata dalle radici del pensiero borghese ha nel suo codice genetico i princìpi di tolleranza nei confronti del “diverso” che non meritava la punizione della sofferenza nelle segrete. Con la psichiatria sociale – tentativo di inventare uno strumento di controllo sociale nel territorio – e l’eugenetica nasceva lo strumentario del depistaggio della devianza psicopatologica e sociale, con l’allontanamento dei diversi dal consesso dei sedicenti normali.
La storia spesso è certamente fatta di elementi imponderabili, seppur talvolta indimostrabili, ma in Bosnia e Erzegovina durante l’ultimo conflitto la logica della pulizia etnica si è coniugata efficacemente con quella della psichiatria sociale. “Il sentiero dei tulipani” di Angelo Lallo ha evidenziato che quando si utilizza l’armamentario della paura e dell’angoscia a protezione di un gruppo o di una etnia, l’effetto è la distruzione del presupposto dell’eguaglianza degli uomini. Il conflitto in Bosnia e Erzegovina rappresenta il paradigma esemplare del disconoscimento dell’altro come persona, gruppo e nazione”.

Dr. Domenico Casagrande
Psichiatra - componente del Comitato Scientifico della Fondazione San Servolo IRSESC (Istituto di Ricerche e Studi sull’Emarginazione Sociale e Culturale) di Venezia

Dr. Lorenzo Toresini
Psichiatra - Primario del Servizio di Salute Mentale di Merano (Bz)

30 giugno 2011


IL SENTIERO DEI TULIPANI
Lo stupro di cinquantamila donne, oltre centomila morti, la devastazione della Bosnia Erzegovina affondano le radici nello psiconazionalismo, cui è dedicato questo libro, assolutamente unico. Il nazionalismo balcanico si è intrecciato con teorie di studiosi appartenenti a varie discipline, animati da un’ideologia esasperata. Nei Balcani ci si è trovati di fronte a un nazionalismo che ha operato una torsione verso discipline psichiatriche, con sconfinamenti teorici tratti da psicologia, filosofia, storia e genetica. Una variante del nazionalismo, questa, che ha trovato piena sintonia con gli ambienti militari, politici, economici che ne hanno assunto le teorie, utilizzandole come base per le pulizie etniche e gli eccidi – incluso il genocidio di Srebrenica – della guerra in Bosnia e in Croazia (1991-1995) e, successivamente, come protezione per non essere condannati per i crimini commessi.
“Il sentiero dei tulipani dovrebbe essere letto e studiato in tutte le scuole bosniache. Quelle stesse scuole in cui vige un sistema non di rado di apartheid tra gli studenti delle diverse nazionalità e in cui i ragazzi studiano su libri bugiardi scritti e stampati non con la logica di insegnare la Storia ma con il fine di inculcare la propaganda”. (Luca Leone)

©Infinito edizioni 2011

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