martedì 25 gennaio 2011

RISCHIO DI GUERRA CIVILE IN ALBANIA?

Tirana by night
E' calma l'Albania dopo le violenze di piazza di venerdì scorso che hanno provocato la morte di tre persone a Tirana. E mentre si cerca di ricostruire i fatti e di capire di chi sono le responsabilità, si attende con preoccupazione il prossimo fine settimana, quando la capitale albanese sarà teatro nuovamente di due manifestazioni contrapposte: la prima dell'opposizione, venerdì 28, la seconda, filogovernativa, il giorno dopo. In attesa di vedere cosa accadrà è utile cercare di capire cosa sta succedendo nel "paese delle aquile".

L'Albania è davvero sull'orlo di una guerra civile? La domanda è stata posta in alcuni commenti di questi ultimi gioni dopo quantio accaduto venerdì scorso. La situazione nel paese è tesa. Lo scontro politico tra la maggioranza che sostiene l'esecutivo di Sali Berisha e l'opposizione guidata dal leader socialista, e sindaco della capitale, Edi Rama, si trascina da un anno e mezzo, ma è difficile che, nonostante l'escalation dei toni (e i morti in piazza) si ripeta un nuovo 1997. Il paese è cambiato e la gente non seguirebbe nessun politico in un avventura del genere.

Questa, in estrema sintesi, l'analisi della situazione di Marjola Rukaj, corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso da Tirana nell'intervista a Radio Radicale, nella quale parla anche della figura di Berisha e di quella di Rama. Intanto, dopo i morti nella manifestazione del 21 gennaio, sia l'opposizione che la maggioranza di governo si preparano a scendere di nuovo in piazza. E non si può essere del tutti sicuri che non si ripeteranno altre violenze.

L'intervista a Marjola Rukaj

4 commenti:

  1. ma che cavolo di titolo che mettete. pensiamo al nostro governo e lasciamo in pace l'Albania.
    almeno in albania protestano .una guerra civile ci sarà in Italia

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  2. Il titolo è volutamente provocatorio: infatti c'è il punto interrogativo.
    Non credo che ci sarà una guerra civile in Albania. Lo pensa anche la collega di Osservatorio Balcani e Caucaso, come si capisce dall'introduzione e dall'intervista.
    D'altra parte non credo che ci sarà una guerra civile nemmeno in Italia.
    Saluti cordiali.

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  3. Posso azzardare la guerra civile in italia, ci sara', ma contro i troppi stranieri, e i loro paladini.Credo verso maggio giugno, qualcosa succedera' a roma, questo inneschera' una miccia difficile a spegnere.

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  4. Puoi "azzardare" che "credi" "qualcosa" succederà... a Roma... "verso" maggio... o giugno...
    Comunque contro i troppi (troppi) stranieri (e i loro paladini).
    E quali sarebbero questi stranieri?
    I badanti che assistono i nostri genitori? O i benzinai che ci fanno il pieno? O forse magari i muratori che ci rifanno casa? O quelli che raccolgono ortaggi nella pianura pontina?
    O magari potrebbero essere quelli che lavorano nelle ambasciate... O i cittadini dello Stato Città del Vaticano... Che Benedetto XVI voglia farci guerra? E quante armate ha il Papa?
    Mah...

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