Il presidente serbo Tomislav Nikolic |
Uno degli aspetti che ha caratterizzato
la presidenza di Boris Tadic è stata senza dubbio la volontà di
avere relazioni amichevoli tra la Serbia e gli altri Paesi dell'ex
Jugoslavia, in particolare con la Croazia. Uno sforzo, quest'ultimo,
che ha trovato una risposta positiva a Zagabria con l'arrivo alla
presidenza di Ivo Josipovic e che ha portato anche a iniziative
comuni importanti su una questione sempre delicatissima come quella
dei crimini commessi durante le guerre degli anni '90. Le prime
dichiarazioni pubbliche di Tomislav Nikolic, al contrario, non hanno
giovato ad consolidare un clima di reciproca fiducia nella regione.
Ora, però il neo presidente serbo sembra voler in qualche modo
recuperare un'immagine e si dice pronto ad incontrare il suo omologo
croato. Qui di seguito il pezzo di Marina Szikora per la puntata di
Passaggio a Sud Est andata in onda l'8 novembre a Radio Radicale.
Il presidente della Serbia, Tomislav
Nikolić ha dichiarato che con i suoi commenti e valutazioni "ha
fatto arrabbiare molti nella regione", ma ha espresso la sua
disponibilità ad incontrare il presidente croato Ivo Josipović
"appena Zagabria esprimera' il desiderio di realizzare questo
incontro".
In una lunga intervista alla
televisione statale serba RTS, Nikolić ha detto tra l'altro che da
quando ha assunto l'incarico di presidente della Serbia molti hanno
misurato tutto quello che aveva detto e tra questo anche le sue
dichiarazioni relative a Vukovar, quando ha affermato che questa e'
stata "una citta' a maggioranza serba". Nikolić ha
aggiunto di aver detto allo stesso tempo che lui riconosce la Croazia
nei suoi confini internazionalmente riconosciuti e di non capire
perche' adesso qualcuno debba essere arrabbiato.
Commentando anche la sua recente
dichiarazione ai media macedoni che "nella comunita'
internazionale hanno mentito quando avevano detto che non si sta
creando la Grande Albania", Nikolić ha sottolineato che non si
puo' nascondere il fatto che si stanno cancellando i confini tra
Kosovo e Albania.
"Il problema esiste, si
diffondera' almeno su quattro Paesi, ma forse non riconosciamo
nemmeno la mappa dei Paesi balcanici. Sono preoccupato perche' si sta
creando un grande stato albanese nei Balcani", ha precisato
Nikolić
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