giovedì 9 giugno 2011

TURCHIA: ERDOGAN ALLA PROVA DEL VOTO

Domenica 12 giugno la Turchia va alle urne per rinnovare il parlamento. Si tratta di un test politico molto importante per capire chi, come e con chi governerà il paese nei prossimi anni. I partiti in lizza sono 24, ma pochissimi supereranno lo sbarramento del 10%. I sondaggi danno l'AKP, il partito islamico-moderato del premier Recep Tayyip Erdogan, come favorito. Bisognerà vedere, però, se riuscirà a ripetere l'exploit del 2007, quando sfiorò la maggioranza assoluta e potè formare un governo monocolore. In parlamento entrerà sicuramente anche il CHP, il partito popolare repubblicano, fondato dal padre della patria Kemal Ataturk e da sempre erede della tradizione laica, che grazie alla nuova guida di Kemal Kilicdaroglu è dato in risalita nei sondaggi dopo la debacle di quattro anni fa. Quasi certa anche la conferma del MHP, il partito della destra nazionalista, mentre sarà molto interessante vedere quale sarà il risultato dei candidati indipendenti, molti dei quali, curdi, fanno riferimento al DTP, il partito filo curdo che ha preso il posto del BDP, sciolto d'imperio due anni fa dalla corte costituzionale per presunti legami con i guerriglieri del PKK. La questione, quindi, non è tanto sapere chi vincerà, ma con quali percentuali e, soprattutto, se l'AKP riuscirà a portare in parlamento un numero di deputati tale da consentirgli di condurre a termine la riforma della costituzione senza cercare alleanze in parlamento e senza dover ricorrere al referendum popolare. Una riforma che, tra l'altro, potrebbe servire per aprire a Erdogan la strada per la presidenza della repubblica (ed essere lui il capo dello stato quando, nel 2023 si festeggerà il centenario della Turchia moderna creata da Ataturk).

Su tutti questi temi segnalo l'intervista per Radio Radicale a Marta Ottaviani, corrispondente dell'agenzia TMNews, collaboratrice dell'Avvenire e della Stampa sul cui sito tiene il blog "Mille e una Turchia", andata in onda nella puntata di Passaggio a Sud Est del 9 giugno.

La potete ascoltare qui

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