PRIMO PIANO
Buone nuove
Si è conclusa la lunga vertenza che ha visto
coinvolto Osservatorio Balcani e Caucaso e che prevedeva, inizialmente,
il drastico ridimensionamento del nostro gruppo di lavoro. Da marzo,
quando la situazione è emersa in tutta la sua gravità, molto è cambiato.
Innanzitutto è avvenuto che la comunità che in questi anni si è creata
attorno a noi ed ha accompagnato il progetto Obc
ha dimostrato tutta la sua solidarietà.
Un appoggio straordinario, di migliaia di persone e centinaia di
associazioni, università, testate giornalistiche e istituzioni. Un punto
per tutti noi da cui ripartire.
Poi abbiamo ricevuto la conferma
che l'Unione europea avrebbe continuato a sostenerci con un nuovo
progetto a sostegno della libertà dei media. Avremo modo di parlarvi
della nuova iniziativa in modo approfondito nelle prossime settimane.
Infine le istituzioni trentine hann
o preso
atto che Obc è un servizio messo a disposizione del nostro territorio e
dell'Europa tutta e che merita un rilancio.
Tutto questo ha
portato a una soluzione che evita licenziamenti: grazie ad una
dimissione volontaria e alla solidarietà interna che ha portato ad un
rilevante ridimensionamento degli orari della componente giornalistica
della struttura.Ora è quanto mai necessario lavorare assieme ai nostri
storici sostenitori per rilanciare con ambizione il nostro progetto.
Vogliamo concludere ringraziando una volta ancora voi lettori, amiche,
amici. E' soprattutto grazie a voi che Osservatorio Balcani e Caucaso
potrà quest'anno festeggiare i suoi 15 anni di lavoro e, assieme a voi,
continuare a lavorare per l'Europa che vogliamo: democratica,
sostenibile e solidale.
Bloc-notes: Kumanovo, zona di guerra;
Crisi in Macedonia, l’UE preoccupata;
Macedonia, cadono le prime teste;
Lettera al Papa
NOTIZIE
Violeta Hyseni Kelmendi
Dopo gli scontri a Kumanovo le istituzioni kosovare prendono le
distanze da qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. Secondo le autorità
macedoni i leader del gruppo armato sono cittadini del Kosovo. Ma per
gli analisti di Pristina non sono stati chiariti i dubbi sull'identità e
sugli obiettivi del gruppo armato
Aida Skorupan
Sono molti i cittadini dei Balcani a tentare la via dell'emigrazione.
In pochi mesi, dal nord del Montenegro, più di 3500 persone sarebbero
partite per la Germania, ed in particolare per la Bassa Sassonia.
Vijesti ha raccolto le testimonianze di alcuni di loro
Dragan Janjić
Il recente scontro armato nella cittadina di Kumanovo, in Macedonia,
viene sfruttato dal governo di Belgrado per spostare l’attenzione
dell’opinione pubblica dal tema del Kosovo al supposto pericolo della
Grande Albania. Un’analisi
Erion Gjatolli, Nicola Pedrazzi
Due giornate intense in cui Roberto Saviano ha avuto modo di
condividere storie e riflessioni, aprire alla critica e al dibattito,
invitando al coraggio e alla libertà. Le impressioni raccolte durante le
giornate di Tirana
Arzu Geybullayeva
Ad un mese dai Giochi olimpici europei che si terranno nella capitale
azera Baku, decine di donne e uomini, attivisti e oppositori al
governo, sono in carcere e messi a tacere. A preoccupare però è anche il
silenzio da parte della comunità internazionale su questa questione
Giovanni Vale
Un pezzo di "terra di nessuno", tra Croazia e Serbia, dichiarato
stato indipendente sul web. La storia di Liberland e del suo giovane
presidente, il militante del partito euroscettico “Svobodní”, Repubblica
ceca, Vit Jedlička
Nessun licenziamento, una dimissione volontaria e la riduzione degli
orari della componente giornalistica. Si conclude la vertenza che ha
visto coinvolto OBC in questi mesi. Con una certezza: il grande sostegno
dimostrato da tutti voi lettrici e lettori
Ilcho Cvetanoski
La Macedonia tenta di fare i conti con gli scontri armati che sabato
scorso hanno sconvolto la città di Kumanovo. Al centro del dibattito il
nazionalismo pan-albanese, ma anche sospetti di un tentativo di
distrarre l'opinione pubblica dagli scandali che scuotono il governo
Nicola Falcinella
L'anno scorso aveva vinto la Turchia, quest'anno sembra invece ci
sarà poca gloria per l'Europa del sud-est a Cannes. La rassegna francese
si inaugura domani
Andrea Oskari Rossini
Il primo Tribunale delle Donne in Europa si è svolto a Sarajevo dal 7
al 10 maggio. Le partecipanti sono giunte da tutti i paesi dell’ex
Jugoslavia ed hanno denunciato la guerra combattuta ogni giorno contro
le donne. Molte le delegazioni internazionali
APPUNTAMENTI
Oltre 200 opere d’arte raccontano le vicende del primo conflitto
mondiale, in mostra dipinti, disegni, incisioni, diari, lettere e
documenti
Fino al 6 settemnbre 2015
TRENTO
Evento organizzato nell'ambito del ciclo di incontri sulla realtà storica e contemporanea delle Minoranze Linguistiche d'Italia
18 maggio 2015
ROMA
Proiezione del docu-film di Michael Jovic (sub IT) alla presenza del
protagonista; evento organizzato nell'ambito del ciclo di incontri
"Bosnia vent'anni dopo - il dopoguerra infinito"
20 maggio 2015
BOLZANO
Proiezione del documentario di Elisabetta Lodoli (2013, 65’), nell'ambito della rassegna "Doc in Tour"
19 maggio 2015
FIORENZUOLA D'ARDA (PC)
OPPORTUNITÁ
Il
Centro per la Ricerca sulla Politica Internazionale e la Risoluzione
dei Conflitti (CeRPIC) della Fondazione Bruno Kessler (FBK) ospita il 26
e 27 giugno 2015 a Trento l'ottava conferenza annuale dello Standing
Group Italiano di Relazioni Internazionali (SGRI), gruppo di discussione
tematica sulla politica internazionale. Nell'ambito della conferenza
"Disentangling Subsystem Dynamics. The Search for Peace and Cooperation"
OBC presiede il panel "Transnational civilian intervention in conflict
areas: from global civil society to jihadism"
. Esperti e ricercatori interessati a presentare il proprio contributo originale alla conferenza sono invitati a inviare
un brev
e abstract all'organizzazione entro il 15 maggio 2015. Info: FBK - CeRPIC |
sgri@fbk.eu