lunedì 29 febbraio 2016

AZERBAIGIAN: LA REPRESSIONE INVISIBILE


Venerdì 26 febbraio a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana, si è svolto l’incontro “Azerbaigian: la repressione invisibile”, con la testimonianza di Dinara Yunus, foglia di due dei più famosi dissidenti del paese, Leyla e Arif Yunus, entrambi scarcerati per motivi di salute.

All’incontro hanno preso parte Giuseppe Giulietti (presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana), Elena Gerebizza (Energy campaigner dell’associazione Re: Common), Simone Zoppellaro (giornalista dell’Osservatorio Balcani e Caucaso) e Riccardo Noury (portavoce diAmnesty International Italia).

Qui di seguito la registrazione dell'incontro realizzata da Radio Radicale


domenica 28 febbraio 2016

PASSAGGIO IN ONDA

E' on-line la puntata di Passaggio a Sud Est del 28 febbraio 2016.
La trasmissione e' ascoltabile direttamente qui di seguito oppure sul sito di Radio Radicale.


Sommario della puntata


Turchia: la scarcerazione di Can Dundar e Erdem Gul non risolve il problema della repressione della libertà di informazione.

Crisi dei rifugiati: le conclusione del Consiglio europeo Affari Interni, la chiusura delle frontiere, la situazione sulla "rotta balcanica" e il prossimo vertice con Turchia e paesi balcanici.

Macedonia: la situazione politica dopo il rinvio delle elezioni anticipate.

Kosovo: l'opposizione impedisce l'elezione del nuovo presidente della repubblica e punta alla crisi di
governo e alle elezioni anticipate per far fallire l'accordo con la Serbia.

Albania: lo scontro tra presidente dela repubblica e maggioranza parlamentare sul rimpasto di governo.

Croazia: la visita del neo ministro degli Esteri Kovac in Italia.


La puntata, realizzata con la collaborazione di Marina Szikora e Artur Nura, è ascoltabile direttamente qui


venerdì 26 febbraio 2016

TURCHIA: SCARCERATI CAN DUNDAR E ERDEM GUL


Erdem Gul e Can Dundar
Can Dundar e Erdem Gul sono stati scarcerati. Il direttore e caporedattore di Cumhuriyet, arrestati lo scorso novembre per aver pubblicato un’inchiesta su un trasferimento di armi alla Siria sono stati rimessi in libertà in seguito alla decisione della Corte Costituzionale. Un portavoce del presidente Erdogan si è subito premurato di sottolineare che la decisione dei giudici non è un’assoluzione e che il caso resta aperto. Dopo la pubblicazione delle rivelazioni Erdogan in persona si scagliò contro i due giornalisti promettendo che gliela avrebbe fatta pagare cara. Su di loro continuano a pendere le accuse di spionaggio e terrorismo per le quali rischiano l’ergastolo nel processo che inizerà il 25 marzo.

“Pensiamo che quello della Corte Costituzionale sia un pronunciamento storico, perché traccia la via verso la libertà di stampa e di espressione”, ha dichiaratoCan Dundar secondo il quale la sentenza “dimostra che la Corte non dipende dal Palazzo e apre la strada a una stampa che non sia sotto la pressione del potere.”
“Il fatto che stiamo uscendo dal carcere non significa che la lotta per i giornalisti detenuti sia finita”, ha detto da parte sua Erdem Gul ricordando i tanti colleghi ancora ancora in prigione in Turchia: "La nostra battaglia per loro deve continuare. Dobbiamo restare uniti contro le pressioni sui media”.
Qui il video che corredava l’inchiesta di Cumhuriyet e che mostrava il camion carico di armi dirette in Siria fermato dalla polizia turca.

lunedì 22 febbraio 2016

PASSAGGIO IN ONDA

E' on-line la puntata di Passaggio a Sud Est del 21 febbraio 2016.
La trasmissione e' ascoltabile direttamente qui di seguito oppure sul sito di Radio Radicale.


Sommario della puntata


Bosnia Erzegovina: la richiesta di adesione all'Unione Europea e alcune considerazioni sulle comunicazioni al Parlamento del presidente del consiglio Renzi prima del Consiglio Europeo.

Crisi dei profughi: un punto sulla situazione e sulle sue prospettive viste dai Balcani.

Kosovo: l'ottavo anniversario dell'indipendenza celebrato all'insegna delle tensioni politiche sull'accordo con la Serbia.

Macedonia: la situazione politica in vista delle elezioni anticipate di aprile.

Albania: un punto
sulla difficile situazione economica del paese

La trasmissione, realizzata con la collaborazione di Marina Sikora e Artur Nura, è ascoltabile  direttamente qui

venerdì 19 febbraio 2016

LA NEWSLETTER DI OSSERVATORIO BALCANI E CAUCASO

PRIMO PIANO

Imbarazzo
E' il terzo governo in 12 mesi e probabilmente non durerà molto. La Moldavia sta sprofondando sotto il peso della corruzione della classe politica al governo che si ammanta solo a parole degli ideali europei. L'imbarazzo di Bruxelles in un approfondimento di Danilo Elia.
Non ha che l'imbarazzo della scelta. Alcuni analisti in Serbia sostengono che l'attuale premier Aleksandar Vučić starebbe considerando l'ipotesi di scendere in campo per la poltrona presidenziale. Le analisi di Dragan Janjić e Francesco Martino.
In settimana poi un reportage sui cosiddetti non-SIA, quei rifugiati e migranti che non provengono da Iraq, Siria e Afghanistan e che vengono bloccati lungo la rotta balcanica; un'intervista a Zoran Zaev, leader dell'opposizione in Macedonia; un reportage sugli sconfitti della transizione in Bulgaria; il tentativo in Georgia di introdurre una legge sulla blasfemia. Buona lettura.

Save the date! Il prossimo 26 novembre la Federazione nazionale della stampa italiana promuove a Roma un incontro sulla repressione della libertà di espressione in Azerbaijan. Tra gli altri interverrà anche il corrispondente di OBC Simone Zoppellaro.

MULTIMEDIA

 Kosovo, anniversario indipendenza all'insegna della tensione

Indipendenza Kosovo
All'insegna della tensione in Kosovo le celebrazioni per l'ottavo anniversario dell'indipendenza dalla Serbia. L'opposizione, contraria agli accordi con Belgrado, scende in piazza e non si escludono scontri. Francesco Martino (OBC) per il GR di Radio Capodistria [17 febbraio 2016]

NOTIZIE

La Macedonia di Zoran Zaev

Giovanni Vale
La Macedonia non riesce ad uscire da una grave crisi politica. E per il capo dell'opposizione e leader dell'Unione socialdemocratica macedone Zoran Zaev le elezioni previste per il 24 aprile prossimo non rappresentano una soluzione. Un'intervista

Moldavia: l'imbarazzo europeo

Danilo Elia
Nato tra le proteste contro la classe politica e la corruzione, il nuovo governo recentemente insediatosi, il terzo in 12 mesi, sembra avere già le ore contate. E l'Ue non sa che fare

Attentato ad Ankara, la Turchia accusa i curdi

Francesco Martino
Secondo il governo turco sarebbero stati attentatori curdi-siriani, in collaborazione col PKK, a colpire ieri il cuore di Ankara. Possibili ricadute su un intervento di terra turco in Siria

Intrappolati lungo la rotta balcanica

Giovanni Vale
Per quei migranti che non provengono dai paesi detti “SIA” - Siria, Iraq, Afghanistan - la rotta balcanica rischia ormai di essere una trappola in cui rimanere bloccati per vario tempo. Un reportage

La Georgia contro la blasfemia

Simone Zoppellaro
Un controverso progetto di legge sulla blasfemia viene ritirato a seguito delle reazioni provocate sia in Georgia che all'estero. L'iniziativa di un avvocato, Giorgi Tatishvili, riaccende però il dibattito sui diritti civili nel paese caucasico

Kosovo, il nodo delle "strutture parallele"

Violeta Hyseni Kelmendi
Lo smantellamento delle cosiddette "strutture parallele" serbe - attive nel Kosovo del nord - continua a dividere Pristina e Belgrado, nonostante gli accordi raggiunti a Bruxelles con la mediazione UE

La seconda vita di Slobodna Bosna

Rodolfo Toè
Slobodna Bosna, uno dei principali settimanali bosniaci, non è più in edicola. Molti ne piangono la scomparsa, ma nella redazione regna l'ottimismo. Il settimanale potrebbe infatti iniziare una fortunata seconda vita sul web

Morte a Sarajevo

Nicola Falcinella
E' in pieno svolgimento il Festival di Berlino. Una recensione su “Smrt u Sarajevo” ultimo lavoro del regista Danis Tanović e su “S one strane” di Zrinko Ogresta

Serbia: Vučić da primo ministro a presidente?

Dragan Janjić
Forte dell’alta popolarità di cui gode, il premier Aleksandar Vučić potrebbe decidere di candidarsi a presidente della Serbia, garantendosi nel caso di probabile vittoria una posizione di potere fino al 2022. Un'analisi

Azione e pensiero: due artisti albanesi a Torino

Erion Gjatolli
Le Sale Juvarriane del Palazzo Reale di Torino ospitano fino al 19 febbraio 2016 le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, artisti di origine albanese da anni residenti in Italia

Serbia alle urne, la scommessa di Vučić

Francesco Martino
Il premier conservatore Aleksandar Vučić porta di nuovo la Serbia alle urne. La scommessa è capitalizzare il suo enorme consenso. Un'analisi realizzata in collaborazione con l'ISPI

Anziani in Bulgaria: la generazione perduta

Francesco Martino
La Bulgaria è il paese UE con la più alta percentuale di anziani a rischio povertà. Povertà che spesso si trasforma in isolamento ed esclusione sociale. Un reportage del nostro corrispondente

Albania: Lule, storia di ordinaria povertà

Samuel Polidori*, Eleonora Caneva*
Nel nord dell'Albania la Comunità Papa Giovanni XXIII sostiene numerose famiglie bisognose. Nonostante la retorica delle istituzioni albanesi sullo sviluppo rampante sono infatti molte le persone in stato di grande povertà. Lule e la sua voglia di riscatto

APPUNTAMENTI

Around Srebrenica. Viaggio attraverso i Balcani 20 anni dopo

Trenta scatti del fotografo Alessandro Coccolo accompagnati dai testi della giornalista Simonetta Di Zanutto raccontano un territorio tra memoria e speranza
Fino al 28 febbraio 2016
UDINE

Tra Oriente e Occidente: itinerari e viaggi da Trieste ai Balcani

Secondo appuntamento del percorso dentro il mosaico culturale, religioso e politico dell'Europa sud-orientale, dedicato al pluralismo religioso nell'area balcanica
25 febbraio 2016
MEOLO (VE)

Balkan Florence Express

OBC è Media Partner della rassegna che porta a Firenze il meglio del cinema contemporaneo dei Balcani Occidentali arrivata alla sua quarta edizione
Dal 25 al 27 febbraio 2016
FIRENZE

Azerbaigian: la repressione invisibile

Appuntamento sulla libertà di espressione con la testimonianza di Dinara Yunus, figlia di due dei più famosi dissidenti azeri, Leyla e Arif Yunus.
Per OBC interviene Simone Zoppellaro.
26 febbraio 2016
ROMA

OPPORTUNITÁ


L'associazione B3P cerca volontari e coordinatori per il suo programma estivo 2016. L'attività si svolgerà nei villaggi di montagna nel nord dell'Albania, Montenegro e Kosovo dove i volontari insegneranno ai ragazzi la lingua inglese e la valorizzazione del territorio. Per maggiori informazioni www.balkanspeacepark.org

giovedì 18 febbraio 2016

PASSAGGIO IN ONDA - supplemento

Il "supplemento del giovedì" di Passaggio a Sud Est del 18 febbraio 2016 su Radio Radicale propone una rassegna di articoli e analisi su Kosovo, Serbia, Bosnia, Transnistria, Ucraina, sul riemergere dei fascismi in Europa e sulla questione delle foibe, pubblicati in questo ultimo periodo.



Gli articoli citati:

Una fragile indipendenza, i fantasmi del Kosovo 8 anni dopo
Alessando Leogrande, Pagina 99, 17 febbraio 2016

Kosovo, il nodo delle "strutture parallele"
Violeta Hyseni Kelmendi, Osservatorio Balcani e Caucaso, 17 febbraio 2016

Serbia alle urne, la scommessa di Vučić
Francesco Martino, Ispionline.it/Osservatorio Balcani e Caucaso, 15/16 febbraio 2016

Serbia: Vučić da primo ministro a presidente?
Dragan Janjić, Osservatorio Balcani e Caucaso, 16 febbraio 2016

Sarajevo presenta la richiesta di adesione alla Ue: una buona notizia?
Luca Leone, lucaleone.blogspot.it, 16 febbraio 2016

La Transnistria si avvicina all’Europa?
Danilo Elia, Osservatorio Balcani e Caucaso, 10 febbraio 2016

Ucraina, molto come prima
Balazs Jarabik, New Eastern Europe, 20 gennaio 2016 / Osservatorio Balcani e Caucaso. 9 febbraio 2016

Ucraina: Ecco come il Cremlino mantiene le Repubbliche di Donetsk e Luhansk
Pietro Rizzi, Eastjournal,net,  11 febbraio 2016

Il fascismo sta riemergendo in Europa
Mladina / Eastjournal.net (trad.) 17 febbraio 2016

La tragedia delle foibe e il nazionalismo italico. Una memoria selettiva?
Matteo Zola, Eastjournal.net, 12 febbraio 2016

mercoledì 17 febbraio 2016

OTTO ANNI FA IL KOSOVO INDIPENDENTE

Oggi il Kosovo festeggia l'ottavo anniversario dell'indipendenza. Che il parlamento di Pristina avrebbe preso quella decisione, poi proclamata solennemente il 17 febbraio del 2008, era già chiaro mesi prima.
Con l'avvicinarsi della data sui giornali italiani comparvero varie analisi, anche di autorevoli esperti di questioni internazionali, su quello che sarebbe potuto succedere dopo la dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte degli albanesi kosovari. Gli scenari previsti erano i più vari.
C'era chi prevedeva l'isolamento del Kosovo da parte della Serbia. Chi immaginava che i serbi kosovari avrebbero preso le armi per dichiarare a loro volta la secessione. Chi pensava che invece sarebbero stati gli albanesi a imbracciare i kalashnikov per creare una Grande Albania, dal Kosovo alla Macedonia. Chi sosteneva che l'indipendenza del Kosovo avrebbe indotto la Vojvodina e la Republika Srpska a fare altrettanto e chi preconizzava contraccolpi indipendentisti dal Kurdistan ai Paesi Baschi, dalle Fiandre fino alla Corsica.
Non uno di questi scenari si è effettivamente verificato (per fortuna). L'indipendenza kosovara non è stata un "Newborn", ma nessuno di quegli esperti ha immaginatonemmeno che otto anni dopo tra Serbia e Kosovo ci sarebbe stato un accordo per la normalizzazione delle relazioni, che la Serbia avrebbe avuto in corso i negoziati di adesione alla UE e che il Kosovo avrebbe firmato l'ASA.
Certo Salonicco 2003 e il grande allargamento a est del 2004 ha fatto nascere un po' troppe illusioni. D'altra parte nessuno di quegli autorevoli esperti ha immaginato nemmeno che l'UE sarebbe stata talmente in crisi da far temere per il suo futuro.
Il che fa pensare che forse c'è una categoria ancora più incapace di fare previsioni degli economisti: quella degli esperti di politica internazionale.

martedì 16 febbraio 2016

LA BOSNIA CHIEDE L'ADESIONE ALL'UNIONE EUROPEA

Lunedì 15 febbraio il presidente di turno della presidenza tripartita della Bosnia-Erzegovina, il croato-bosniaco Dragan Covic, ha presentato ufficialmente la domanda di adesione all'Unione Europea. Il 2016 sarà un "anno pieno di sfide", ha dichiarato Covic, a Bruxelles. "Dobbiamo far  crescere la nostra economia" e "con le prossime elezioni locali avremo l'occasione per dimostrare che possiamo riformare il nostro Paese", ha aggiunto. "Vediamo che il nostro primo vicino, la Croazia, è già membro dell'Ue. Il Montenegro e la Serbia hanno intrapreso anche loro il cammino di integrazione. Anche la Bosnia Erzegovina fa parte di questo continente".

Già "candidato potenziale" all'adesione dal 2003, la Bosnia- Erzegovina non è riuscita fino ad ora ad ottenere lo status di candidato a causa delle dispute interne tra i politici che rappresentano le tre comunità del Paese, quella serba, quella croata e quella bosgnacca. Il rilancio del processo di integrazione è appoggiato dalla Gran Bretagna e della Germania, ma per superare positivamente i diversi passaggi formali necessari a ottenere l'adesione la Bosnia-Erzegovina dovrà portare avanti impegnativa riforme istituzionali, economiche e sociali fino ad ora sostenzialmente bloccate dai veti incrociati tra i rappresentanti politici delle varie etnie, dal complesso quadro istituzionale prodotto dagli accordi di pace di Dayton del 1995 e dalle spinte centrifughe portate avanti in particolare dalla dirigenza della Republika Srpska (l'entità a maggioranza serba) e dal suo uomo forte Milorad Dodik.

Sulla candidatura della Bosnia-Erzegovina all'adesione all'Unione Europea segnalo l'interessante e puntuale analisi di Luca Leone sul suo blog Occhio Critico.

lunedì 15 febbraio 2016

PASSAGGIO IN ONDA

E' on-line la puntata di Passaggio a Sud Est del 14 febbraio 2016.
La trasmissione e' ascoltabile direttamente qui di seguito oppure sul sito di Radio Radicale.


Sommario della puntata


La prima parte della puntata è dedicata interamente al futuro dell'Unione Europea e del processo di allargamento e integrazione di fronte alla crisi dei profughi e dei migranti che attraverso la "rotta balcanica" cercano di raggiungere l'Europa nord-occidentale.

Nel resto della trasmissione si parla della situazione politica in Macedonia e delle possibili alleanze tra i partiti in vista delle ormai prossime elezioni anticipate, e della situazione e delle previsioni economiche per l'Albania. Sempre per l'Albania si
parla anche della decisione del Governo di creare un'agenzia nazionale per le investigazioni.

La trasmissione, realizzata con la collaborazione di Marina Szikora e Artur Nura, è ascoltabile qui


venerdì 12 febbraio 2016

LA NEWSLETTER DI OSSERVATORIO BALCANI E CAUCASO

PRIMO PIANO

Rock
Sbarcati a Lesbo hanno iniziato a distribuire ai turisti copie del loro primo disco, l'unica cosa che si erano portati con sé. In settimana abbiamo incontrato il cantante dei siriani Khebez Dawle, che con gli altri tre componenti della band ha attraversato tutti i Balcani per raggiungere, infine, Berlino.
C'è un'ironia tutta balcanica nel definire Happy Machine l'alambicco utilizzato da molte famiglie in Bosnia Erzegovina per distillare la grappa. Ed è così che i Dubioza Kolektiv, storica band di Sarajevo, hanno titolato il loro ultimo album, uscito oggi. Un'intervista con il loro bassista, Vedran Mujagić.
In settimana poi la battaglia per salvaguardare il lago di Ohrid, oasi di ricchezza e diversità ambientale, oggi minacciato dai programmi del governo di Skopje; l'Albania e il suo controverso rapporto - anche dal punto di vista legislativo - con il passato autoritario; le responsabilità degli intellettuali bosniaci sul fallimento dell'esperienza dei Plenum. E molto altro! Buona lettura.

MULTIMEDIA

 Il Giorno del Ricordo su Radio Rai3

Giorno del Ricordo.jpg
Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC è intervenuto in diretta a "Tutta la città ne parla" per parlare del "Giorno del Ricordo" (10 febbraio 2016)

NOTIZIE

Dubioza Kolektiv: ecco Happy Machine!

Andrea Oskari Rossini
Esce oggi l'ultimo disco dei Dubioza Kolektiv, band di Sarajevo. Intervista con il bassista, Vedran Mujagić

La terza isola di Meša Selimović

Božidar Stanišic
Dal 15 febbraio in libreria il romanzo L’isola di Meša Selimović. Il commento di Božidar Stanišic su questa straordinaria opera di uno dei più importanti autori del Novecento europeo

Macedonia: SOS Ohrid

Ilcho Cvetanoski
Quello di Ohrid, in Macedonia, è il più antico lago d'Europa.. Oasi di ricchezza e diversità ambientale e culturale, il lago è oggi minacciato dai programmi di urbanizzazione voluti dal governo di Skopje

Khebez Dawle, il viaggio della libertà

Tatjana Đorđević
Quattro ragazzi di una rock band siriana hanno attraversato i Balcani insieme a migliaia di altri profughi per raggiungere Berlino. Un'intervista

L'ombra del patriarcato nei media bosniaci

Lidija Vasiljević
Le donne bosniache sono condannate ad essere "casalinghe disperate", il cui unico spazio è la casa? E' quanto emergerebbe da un'analisi dei media bosniaci e dello spazio che dedicano all'universo femminile

La Transnistria si avvicina all’Europa?

Danilo Elia
Dall’inizio dell’anno il piccolo Stato de facto, formalmente territorio della Moldavia, è entrato a far parte dalla Deep and Comprehensive Free Trade Area con l’Unione europea. Una mossa a sorpresa da parte di Tiraspol, i cui effetti politici sono ancora tutti da valutare

Dubioza Kolektiv: l'ultimo disco

Gianluca Grossi
Una band bosniaca di fama internazionale che affronta temi legati alla politica e al sociale, e che si è arricchita negli anni di importanti collaborazioni. Sono i Dubioza Kelektiv, in tour in Italia tra fine febbraio e inizio marzo

Cinema: al via la Berlinale

Nicola Falcinella
Dopo l'abbuffata di cinema dell'est del Festival di Trieste al via un'altra rassegna storicamente attenta ai nostri vicini orientali: il Festival di Berlino. Una rassegna

Albania: l'eredità del regime

Tsai Mali
L'Albania non ha mai fatto i conti con il proprio passato autoritario. Non contribuirà a farlo l'ennesimo provvedimento legislativo, pensato per porre rimedio a onorificenze assegnate nel 2014 a collaboratori del regime

Bosnia Erzegovina: usurpatori o portavoce?

Federico Sicurella
I plenum, assemblee cittadine auto-organizzate, raccolsero nel 2014 in Bosnia Erzegovina un vasto consenso popolare. Oggi, a due anni di distanza, si fa fatica a riconoscere il lascito di questa esperienza, ma quali sono le responsabilità degli intellettuali in questo fallimento?

Ucraina, molto come prima

Balazs Jarabik
Delle speranze del dopo-Maidan poco è rimasto. Il paese è in mano agli oligarchi e stenta ad avviarsi deciso sulla strada delle riforme

Crisi in Montenegro, Đukanović divide l'opposizione

Nela Lazarević
Il premier montenegrino Milo Đukanović tenta di risolvere la grave crisi politica in atto nel paese affidando dei ministeri all’opposizione, che si rivela ancora frammentata. L’opinione di politici e analisti

Giornalismo in Serbia: in fuga dalla professione

Beta
Un recente studio sugli effetti del precariato sul giornalismo in Serbia ha rilevato come il 40% degli intervistati si dichiari rassegnato a lasciare la professione

APPUNTAMENTI

Tra Oriente e Occidente: itinerari e viaggi da Trieste ai Balcani

Primo appuntamento del percorso dentro il mosaico culturale, religioso e politico dell'Europa sud-orientale, dedicato agli aspetti della realtà multireligiosa dell'area e al rapporto stato-comunità religiose
14 febbraio 2016
MEOLO (VE)

La shoah: un orrore irripetibile?

Luisa Chiodi, Direttrice di OBC, partecipa al dialogo organizzato in occasione del giorno della memoria 2016, per ragionare su come costruire un ponte tra passato remoto, passato prossimo e presente, in un percorso verso una cittadinanza più consapevole
15 febbraio 2016
BERGAMO

Decima Giornata di Studi Armeni e Caucasici

Convegno internazionale
15 febbraio 2016
MESTRE (VE)

OPPORTUNITÁ

L'Associazione Viaggiare i Balcani sta lavorando ad una nuova edizione aggiornata di “Scoprire i Balcani. Storie, luoghi e itinerari dell'Europa di mezzo”, un affascinante ibrido a metà strada tra libro di suggestioni e classica guida turistica, che in dieci capitoli-nazioni accompagna il lettore in un lungo viaggio che da Trieste giunge sino al Mar Nero. Uno spazio importante nel nuovo volume lo avrà anche la comunità di OBC: le foto di apertura di ogni singolo capitolo verranno infatti selezionate tra quelle inviate dai nostri lettori. Per partecipare bisogna inviare all'indirizzo click@balcanicaucaso.org, entro il 28 febbraio 2016, una propria fotografia ritenuta particolarmente significativa e scattata durante un viaggio in uno dei dieci paesi coperti dalla guida (Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Kosovo). Tutte le foto ricevute verranno pubblicate su OBC mentre spetterà ai fotografi Mario Boccia e Ivo Danchev selezionare le 10 fotografie che riterranno essere le più adeguate per la guida. I vincitori riceveranno una copia di “Scoprire i Balcani. Storie, luoghi e itinerari dell'Europa di mezzo”. Info: segreteria@balcanicaucaso.org

giovedì 11 febbraio 2016

BELGRADO DEDICA UNA VIA A SRDJAN ALEKSIC

Il 20 gennaio scorso Belgrado ha intitolato una via a Srđan Aleksić, giovane militare serbo-bosniaco che morì per salvare la vita ad un amico bosgnacco.

Il 21 gennaio 1993, nel pieno della guerra in Bosnia, al mercato di Trebinje, una località nel sud-est del paese, quattro soldati serbi aggredirono il bosgnacco Alen Glavović. Un giovane soldato riservista serbo-bosniaco, Srđan Aleksić, amico di Alen, intervenne in sua difesa e fu a sua volta aggredito dai quattro che lo colpirono ripetutamente con i calci dei fucili. Aleksić morì qualche giorno più tardi, il 27 gennaio. Aveva 27 anni. Tre dei quattro responsabili del pestaggio alla fine della guerra vennero condannati a due anni e sei mesi ciascuno di carcere (il quarto era morto nel frattempo).

Le piazze e le vie di diverse località, sia in Bosnia che in Serbia, tra cui a Novi Sad, sono state dedicate ad Aleksić tra le quali Podgorica, capitale del Montenegro, dove dal 2014 il corso Srđan Aleksić si trova nei pressi de parco Pobrežje dedicato alle vittime civili delle guerre in ex Jugoslavia. Nel 2012 l'allora presidente serbo Boris Tadić, in occasione della festa nazionale del 15 febbraio, conferì alla memoria di Srđan la medaglia d’oro di Miloš Obilić, l’onorificenza che premia gli eroi della Serbia.

Nel 2013, con una petizione on-line, fu proposto di intitolare una via ad Aleksić anche a Belgrado cosa che è avvenuta il 20 gennaio scorso. Alla presenza delle autorità cittadine, di parenti ed amici di Aleksić, il city manager della capitale serba Goran Vesić, ha ricordato ai presenti che "se si impara dall'esempio di Srđan Aleksić, la sua azione continuerà a vivere e le generazioni future avranno la possibilità di apprendere cosa siano l'umanità ed il coraggio".

La vicenda di Srđan Aleksić ha ispirato due film che raccontano il suo gesto in difesa dell'amico: il documentario "Srdjo" del 2012 ed il lungometraggio "Circles" l'anno successivo. Inoltre la storia di Aleksić è raccontata nel libro "Yugoland" di Andrea Ragona, pubblicato in Italia del 2012 (Ed. Beccogiallo).

mercoledì 10 febbraio 2016

BONINO E LA CHIUSURA DELLE FRONTIERE: "UN'EUROPA CHE NON AVREMMO VOLUTO VEDERE".

"Sei paesi che di fronte a questa situazione chiudono le frontiere è un'immagine dell'Europa che francamente non avremmo mai voluto vedere". Così Emma Bonino ospite della puntata di Ballarò del 9 febbraio in collegamento da Gaziantep al confine tra Turchia e Siria.
Solo a gennaio 369 migranti sono morti nel tentativo di raggiungere l'Europa attraversando il Mediterraneo. In 5 mesi 330 bambini sono annegati nel braccio di mare tra la Turchia e la Grecia.

"In Siria c'è una guerra. Continueranno a scappare finché non ci sarà una soluzione a casa loro. Dalle bombe si scappa, come è umano. E noi che facciamo? Li vogliamo affogare nel Mediterraneo? Francamente non mi pareva che fosse per questo che ci eravamo messi insieme come europei".

Nel corso della trasmissione Emma Bonino ha parlato anche della morte di Giulio Regeni, del dibattito sulle unioni civili in corso in Parlamento e degli apprezzamenti che le sono stati rivolti da papa Francesco.

lunedì 8 febbraio 2016

PASSAGGIO IN ONDA

E' on-line la puntata di Passaggio a Sud Est del 7 febbraio 2016.
La trasmissione e' ascoltabile direttamente qui di seguito oppure sul sito di Radio Radicale.



Sommario della puntata

Migrazioni: si fa di nuovo difficile la situazione sulla rotta balcanica.

Croazia: la politica estera del nuovo governo di centrodestra e il possibile asse con l'Ungheria di Orban.

Kosovo: le misure messe in atto dal governo per fronteggiare la minaccia dell'estremismo islamista.

Macedonia: le riforme attese in vista delle elezioni anticipate del 24 aprile.

Grecia: lo sciopero generale contro la riforma delle pensioni e le condanne della Cedu per le condizioni nelle carceri.

Albania: la lotta all'interno del Partito socialista contro la leadership di Edi Rama; la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni secondo alcuni sondaggi.

Nazioni Unite: il prossimo segretario generale proverrà dall'Europa centro o sud orientale? In apertura le condanne della Cedu contro l'Azerbaijan per la repressione della libertà di stampa.

La trasmissione, realizzata con la collaborazione di Marina Sikora e Artur Nura, è ascoltabile direttamente qui

sabato 6 febbraio 2016

LA NEWSLETTER DI OSSERVATORIO BALCANI E CAUCASO

PRIMO PIANO

Inquietudini
Inquietano le notizie che continuano ad arrivare dalla Turchia. Di fatto, il sud-est del paese, è in guerra: sarebbero, nei soli ultimi sei mesi, quasi mille i morti tra soldati turchi, militanti del PKK curdo e civili. In settimana la nostra corrispondete Fazıla Mat ci ha riportato una tragica e emblematica vicenda avvenuta nella città di Cizre.
Con il nuovo governo la Croazia rischia di rimanere prigioniera del suo passato più nero: ci racconta il perché Francesca Rolandi, in un suo editoriale. Spostandoci di poco più a nord il nostro corrispondente Stefano Lusa ha intervistato il ministro degli Esteri sloveno Karl Erjavec: tutte le inquietudini dell'Europa nei confronti di profughi e migranti.
In settimana poi abbiamo analizzato il collasso del sistema sanitario in Ucraina; abbiamo portato alla luce la vicenda delmaster ERMA a Sarajevo e di come la necrosi istituzionale del paese pesi sul futuro; abbiamo poi – tra le molte altre cose - pubblicato un'ampia rassegna su come potrebbe evolvere il processo di pace a Cipro nel corso del 2016. Buona lettura!

MULTIMEDIA

 L’iconico Teatro dell’Opera di Tbilisi

L’iconico Teatro dell’Opera di Tbilisi
Il 31 gennaio il Teatro dell’Opera e del Balletto di Tbilisi ha riaperto i battenti dopo una ristrutturazione durata sei anni. Foto e testi di Monica Ellena

NOTIZIE

Turchia, il seminterrato di Cizre

Fazıla Mat
A Cizre, capoluogo della provincia sudorientale di Şırnak, a maggioranza curda, dallo scorso dicembre vige il coprifuoco e sono intensi gli scontri tra le forze di sicurezza di Ankara e i militanti del PKK. La vicenda di un gruppo di persone intrappolato in un seminterrato da giorni. Alcuni di loro sarebbero morti

Azerbaijan: Amal Clooney difende Ismayilova

Simone Zoppellaro
Khadija Ismayilova, incarcerata da oltre un anno per il suo lavoro di giornalista investigativa, sarà difesa da Amal Alamuddin, avvocato esperto di diritti umani

Sarajevo, ERMA sotto il peso della politica

Rodolfo Toè
Il master in diritti umani e democrazia ERMA, una delle eccellenze delle Università di Sarajevo e Bologna, da mesi non riceve i finanziamenti messi a disposizione dall'Unione Europea e dal governo italiano per faide interne all'Università bosniaca

Svolta nera in Croazia

Francesca Rolandi
Le impressioni di una virata a destra della Croazia vengono rafforzate con l’insediamento del nuovo esecutivo. Il paese rischia di rimanere prigioniero del passato e di una narrazione nazionale manichea. Un commento

Slovenia: l'Europa secondo Erjavec

Stefano Lusa
Radio Capodistria ha incontrato il ministro degli Esteri sloveno Karl Erjavec. Ed ha reso disponibile ai lettori di Osservatorio Balcani e Caucaso l'intervista

Cipro: 2016 anno della svolta?

Francesco Grisolia
I leader greco-cipriota e turco-cipriota hanno ribadito l'impegno a risolvere la divisione dell’isola entro l’anno, ma le previsioni di un accordo entro marzo e un nuovo referendum a luglio sembrano poco realistiche

Trieste Film Festival: tutti i premi

Nicola Falcinella
Si è chiusa sabato scorso la 27ma edizione del Trieste Film Festival. Tutti i premi assegnati in questa rassegna del nostro critico cinematografico

Azerbaijan, la sfida di Nardaran

Arzu Geybullayeva
Le proteste di Nardaran, villaggio a maggioranza sciita conservatrice, segnalano un generale malcontento che sta attraversando tutto il paese per la difficile situazione economica e sociale

L'Ucraina colpita dall'influenza suina

Danilo Elia
Un sistema sanitario al collasso che, in particolare nelle aree di Donetsk e Luhansk, non riesce a far fronte all'ennesima sciagura per la popolazione dell'Ucraina: l'influenza suina

Macedonia: elezioni di aprile in forse

Davide Denti
Il 15 gennaio il premier macedone Nikola Gruevski ha rassegnato le dimissioni, come concordato nei negoziati con l'Ue. Ma il governo di transizione, che dovrebbe portare alle elezioni di aprile, ha ottenuto il via libera in un parlamento senza l'opposizione

Mediterraneo orientale, la partita del gas

Francesco De Palo
La recente scoperta di ingenti riserve di gas nel Mediterraneo orientale crea nuove opportunità di collaborazione, ma anche di scontro, sull'asse Grecia, Cipro, Turchia e Israele

Cercavamo la pace: la mobilitazione in Trentino per la ex Jugoslavia

Marco Abram
E' uscita sulla rivista "Archivio Trentino" una ricerca realizzata da OBC sugli anni della mobilitazione in Trentino durante la guerra in ex Jugoslavia. La proponiamo ora integralmente anche per i nostri lettori

APPUNTAMENTI

Sotto i ponti di Paris - In fuga da Srebrenica

Un musical di Pietro Paparo con musiche originali di Walter Gilli e coreografie di Elena Bonizzi per ricordare il genocidio di Srebrenica del 1995
7 febbraio 2016
BRESCIA

L'immigrazione in Trentino. Rapporto annuale 2015

Presentazione del "Rapporto Immigrazione in Trentino", ricerca curata per conto del Centro Informativo per l'Immigrazione (Cinformi) della Provincia autonoma di Trento dai sociologi Maurizio Ambrosini, Paolo Boccagni e Serena Piovesan
11 febbraio 2016
TRENTO

Decima Giornata di Studi Armeni e Caucasici

Convegno internazionale
16 febbraio 2016
VENEZIA

Bosnia e Shoah. Per non dimenticare le voci del passato

Zijo Ribić, sopravvissuto al massacro della sua famiglia nel villaggio di Skočić (Bosnia orientale), interviene in occasione del concerto “Venti caldi dell'Est” di Namaste Ensemble
7 febbraio 2016
ADRIA

OPPORTUNITÁ

Il Comune di Ancona e l'Associazione TECLA promuovono la seconda tappa del seminario formativo LADDER finalizzato alla promozione dell’educazione allo sviluppo e della sensibilizzazione nell’ambito delle politiche DEAR (Development Education & Awareness Raising). Il seminario di livello nazionale a numero chiuso (max. 25 partecipanti), è rivolto alle organizzazioni della società civile e agli amministratori attivi nel settore della cooperazione allo sviluppo. Il progetto prevede che i partecipanti che verranno formati possano poi realizzare, negli enti locali di provenienza, un seminario identico per formare anche i cittadini con il supporto di TECLA. Il metodo a cascata coinvolgerà quindi in primis le amministrazioni locali per arrivare direttamente al cittadino. Il termine per presentare la domanda di iscrizione online è fissato al 19 febbraio 2016. Info: Associazione TECLA | segreteriatecla@tecla.org