Letta: "La Serbia deve diventare la 29esima stella
europea". Dacic: "L'Italia prenda il suo posto
nei Balcani altrimenti lo prenderanno
altri”.
L'Italia sosterrà senza riserve il
percorso d'integrazione europea della Serbia, un appoggio che
l'Italia continuerà a dare "incessantemente", ha
sottolineato il presidente del Consiglio Enrico Letta al vertice
intergovernativo italo-serbo che si è svolto oggi ad Ancona.
L'Italia desidera che la Serbia "diventi la 29esima stella
europea" e lavorerà perché il processo di adesione all'UE
giunga a compimento: "Questa è una grande priorità nazionale
italiana", ha confermato Letta. Un appoggio che Belgrado ritiene
"meritato" visti i "difficili passi" compiuti
finora e che auspica possa proseguire per tutto il 2014, in
particolare durante il semestre di presidenza italiana, nella seconda
metà del prossimo anno. Una presidenza che non sarà un semplice
atto formale visto che l'Italia si troverà a guidare l'UE nel
periodo in cui, dopo le elezioni europee del maggio prossimo, si
dovranno ricostituire il Parlamento, la Commissione e la presidenza
permanente.
Letta ha guidato ad Ancona una
delegazione del suo governo di cui facevano parte i ministri
dell'Interno Angelino Alfano, degli Esteri Emma Bonino, della Difesa
Mario Mauro, della Giustizia Anna Maria Cancellieri e dell'Istruzione
Maria Chiara Carrozza. Il vertice è servito soprattutto a confermare
il sostegno italiano al processo di adesione all'UE e in questa
prospettiva sono stati firmati vari accordi di cooperazione. "Durante
la prossima legislatura europea vogliamo che la Serbia diventi la
29.esima stella europea, sappiamo che questo aiuterà molto la
proiezione internazionale anche del nostro paese", ha detto
Letta, precisando che ora serviranno "tutti i passi necessari da
parte dell'UE e della Serbia" affinché il processo si completi.
L'Italia, dunque, "continuerà incessantemente a supportare
l'avvicinamento, quanto più rapido ed efficace possibile, della
Serbia all'Ue" e lavorerà con grande impegno in questa
direzione.
"La Serbia, oggi, ha meritato il
sostegno dell'Italia per i passi molto pesanti che abbiamo realizzato", ha detto il premier
serbo Ivica Dacic da parte sua, auspicando che il sostegno italiano
non venga meno in futuro. L'Italia, ha ricordato Dacic, "è il
primo partner commerciale" della Serbia, "ed ha superato la
Germania e la Russia": per questo è necessaria una maggiore
crescita dell'interscambio e che l'Italia prenda il suo posto
nell'area balcanica “perché altrimenti lo prenderà qualcun
altro”. Letta ha assicurato che il dialogo tra Roma e Belgrado
continuera' nei prossimi mesi perche' l'Italia punta ad avere un
ruolo politico ed economico in tutta l'area balcanica partendo
proprio dalla Serbia. Durante il vertice di oggi sono stati firmati
quattro accordi riguardanti la lotta alla criminalita' organizzata,
il memorandum sull'integrazione europea della Serbia e la
regolamentazione reciproca dell'autotrasporto di persone e merci.
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