I due ministri degli Esteri, Ahmet Davutoglu e Ditmir Bushati |
A chi da noi pensa che l'Albania sia un
Paese irrilevante in un'area marginale (i Balcani), e che dunque non
valga la pena spendervi tempo ed energie, segnaliamo che pochi giorni
prima dell'arrivo a Tirana del nostro ministro degli Esteri Emma
Bonino, il suo collega turco, Ahmet Davutoglu, ha compiuto anch'egli
una visita ufficiale nel Paese, durante la quale ha incontrato i
vertici dello Stato e i rappresentanti delle principali forze
politiche. Scopo della missione il rafforzamento della cooperazione
tra i due paesi sintetizzata in un “accordo strategico” che
stabilirà colloqui regolari tra i due governi e il consolidamento
della presenza degli investimenti turchi nell'economia albanese, in
particolare in settori cruciali come difesa, sicurezza ed energia,
oltre che in quelli del turismo e della sanità.
Il gasdotto
trans-adriatico (Trans Adriatic Pipeline, TAP), che, attraverso il
terminal in Puglia, garantirà l'arrivo in Europa occidentale del gas
dell'Azerbaijan, legherà il Medio Oriente ed il Caspio all'Europa
facendo dell'Albania un nodo importante anche attraverso la
“bretella” dello Ionic Adriatic Pipeline (IAP). Per questo il
premier albanese, Edi Rama, sottolineando "l'assistenza
costante" che la Turchia ha offerto all'Albania, ha parlato di
“partnership strategica” che rafforzerà la cooperazione in
futuro tra i due Paesi. Anche il presidente della Repubblica, Bujar
Nishani, ha ringraziato la Turchia per il sostegno sottolineando che
Ankara è “un importante alleato dell'Albania, nella regione ed
oltre”.
Delle relazioni tra Albania e Turchia,
oltre che di quelle con l'Italia e l'Unione Europea, anche alla luce
della visita di Emma Bonino a Tirana, si occupa Artur Nura nella sua
corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda
il 10 ottobre a Radio Radicale.
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