giovedì 17 ottobre 2013

AD ANCONA IL TERZO VERTICE INTERGOVERNATIVO ITALIA-SERBIA

di Marina Szikora [*]
Per la Serbia e le sue relazioni bilaterali con altri paesi importantissimo il terzo vertice italo serbo svoltosi martedi’ ad Ancona. L’Italia e’ il primo partner economico della Serbia e forte sostenitore dell’ingresso di Belgrado nell’Ue. A guidare le due delegazioni sono stati il premier Enrico Letta e il suo omologo serbo Ivica Dačić. Nella delegazione italiana, tra gli altri, anche il vicepremier Angelino Alfano, la ministro degli esteri Emma Bonino e il ministro della Difesa Mauro Mauro.
I media serbi mettono in primo piano le dichiarazioni del premier Letta il quale ha riconfermato il proseguimento senza tregua dell’appoggio dell’Italia alla via europea della Serbia: “Vogliamo che la Serbia diventi la ventinovesima stella dell’Ue” ha detto il premier italiano ribadendo che l’Italia ha lavorato con grande impegno per il processo di adesione di Belgrado all’Ue. Ora pero’, ha detto Letta, devono essere fatti i passi necessari da perte dell’Ue e della Serbia.
Il sostegno dell’Italia e’ molto prezioso soprattutto perche’ la Serbia si trova in un momento cruciale per quanto riguarda il suo cammino europeo e sotto attento esame dell’Ue per quanto riguarda l’attuazione e la conclusione degli accordi con Priština. Il Vertice Ue di dicembre dovrebbe ribadire le decisioni di giugno convocando la Conferenza intergovernativa per l’avvio effettivo dei negoziati.
In vista del vertice di Ancona, in una intervista all’Ansa, il premier serbo Ivica Dačić ha detto che si aspetta dall’Italia, in quanto maggiore paese amico tra tutti i paesi dell’Occidente, di promuovere una immagine diversa della Serbia nel mondo in base alla sua attuale politica di riforme interne, avanzamento nelle eurointegrazioni, successo nel dialogo con il Kosovo e sforzi compiuti nella riconciliazione regionale. Il premier serbo ha ringraziato l’Italia per il costante sostegno nel processo delle integrazioni europee e ha espresso speranza in ulteriori aiuti da parte dell’Italia durante il processo di negoziati.
Dačić ha aggiunto che la Serbia ha soddisfatto tutte le richieste poste da Bruxelles e si aspetta la decisione sull’inizio di negoziati senza nuovi condizionamenti. Spiegando il suo cammino politico da un stretto collaboratore di Slobodan Milošević fino all’uomo che guida la Serbia verso l’Ue, Dačić ha sottolineato l’importanza di “imparare le lezioni del passato”. “Il politico deve essere flessibile, ce lo insegna anche la natura. Durante la storia sono scomparsi tutti quelli che non sono riusciti ad adattarsi ai cambiamenti. La Serbia non vuole essere un dinosauro.” ha concluso Dačić.

[*] Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a SudEst andata in onda il 17 ottobre a Radio Radicale

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