Di Marina Szikora [*]
Il ministro degli Esteri sloveno, Karl
Erjavec, a New York in occasione dell' Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, ha nuovamente espresso i suoi dubbi sulla possibilita'
che il caso della Ljubljanska Banka sia risolta a livello di esperti
che attualmente cercano la soluzione in merito alla questione aperta
che sembra ulteriormente influenzare la posizione slovena relativa
all'ingresso della Croazia nell'Ue. Erjavec ha accusato la parte
croata di "cambiare continuamente posizione" sulla
questione e ha detto di avere l'impressione che i croati non stanno
dimostrando molta prontezza affinche' il problema venga risolto. "La
ministro croata e' ottimista, ma io no e penso che vada bene
avvertirne pubblicamente" ha detto il ministro sloveno
riferendosi alla sua collega croata Vesna Pusić. Erjavec ha aggiunto
di aspettare adesso l'esito del terzo incontro degli esperti, questa
settimana in Slovenia.
Secondo le parole del ministro sloveno,
a New York sulla vicenda si sarebbero informati anche altri
interlocutori stranieri ai quali Erjavec ha detto che i negoziati non
proseguono secondo le aspettative della Slovenia. Alla domanda dei
giornalisti, Erjavec ha negato le informazioni mediatiche secondo le
quali Bruxelles avrebbe criticato Lubiana perche' sta collegando la
questione della Ljubljanska Banka con la ratifica del trattato di
adesione della Croazia all'Ue. Secondo il capo della diplomazia
slovena si tratterebbe di esagerazioni dei media in Croazia. Secondo
Vesna Pusić, al contrario la Croazia ha una posizione assolutamente
coerente sul caso della Ljubljanska Banka e sempre a New York, ai
margini dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha detto di non
capire che cosa sia successo con la Slovenia. Ha ricordato che
quest'estate con la parte slovena e' stata concordata la nomina degli
esperti finanziari. Zdravko Rogić e France Arhar, gli esperti dei
due rispettivi paesi, hanno dunque avuto gia' due incontri mentre il
terzo, come annunciato, e' previsto per questa settimana.
"In mezzo a questi colloqui, la
Slovenia e il collega Erjavec d'un tratto hanno concluso che non
vogliono ascoltare nemmeno il parere del proprio esperto, tanto meno
di quello croato, e pongono in maniera ultimativa la condizione della
rinuncia a qualsiasi processo collegato con il debito della
Ljubljanska Banka", ha spiegato Pusić aggiungendo che in questo
momento non si capisce quale sia l'obiettivo e che cosa si vuole
ottenere. Secondo il ministro degli Esteri croato e' un po' sotto
livello questo tipo di gioco sui propri desideri un giorno si' un
giorno no. Pusic ha ribadito che la Croazia e' pronta a risolvere la
questione della Ljubljanska Banka sottolineando ancora una volta la
posizione che questo problema e la ratifica del trattato di adesione
della Croazia all'Ue non sono in nessun modo questioni collegate.
[*] Corrispondente di Radio Radicale.
IL testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in
onda il 4 ottobre 2012 a Radio Radicale
Nessun commento:
Posta un commento