di Marina Szikora, corrispondente di
Radio Radicale - Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a SudEst andata in onda oggi
L'incontro di Bruxelles tra Catherine Ashton, Ivica Dacic e Hashim Thaci |
E' arrivato il tempo per un accordo
storico con Priština e per la conclusione degli accordi, ha
affermato il premier serbo Ivica Dačić in occasione dell'incontro
con il suo omonimo kosovaro Hashim Thaci in presenza dell'Alto
rappresentante per gli Affari esteri e di difesa dell'Unione Europea,
Catherine Ashton. Lo ha dichiarato all'emittente indipendente di
Belgrado B92. Dačić ha sottolineato pero' che accettare di
"dialogare con il premier del Kosovo Hashim Thaci non significa
che la Serbia abbia riconosciuto il Kosovo". "Sia Thaci che
io abbiamo il nostro incarico. Il mio punto di partenza e' diverso
dal suo. Accettare l'indipendenza del Kosovo e' fuori questione.
Tuttavia, ritengo che bisogna che ci sia un avanzamento visibile
nelle nostre relazioni", ha detto il premier serbo.
Ospite di una trasmissione di B92,
Dačić ha ripetuto che l'obiettivo della Serbia e' quello di
raggiungere una soluzione permanente e sostenibile, nonche' avere
relazioni distese con Priština. Il premier serbo ha ricordato
inoltre che la Ashton ha confermato la neutralita' dello status nei
colloqui tra le due parti. Per quanto riguarda l'attesa stretta di
mano, Dačić ha precisato che l'accordo e' stato quello di evitare
manifestazioni rituali affinche' non ci fossero speculazioni
mediatiche: "Il nostro obiettivo e' quello di trovare il modo
per risolvere il problema", ha rilevato il premier serbo
affermando che gia' dal giorno dopo il suo Governo iniziera' a
lavorare sulla piattaforma per i negoziati con Priština. Secondo le
sue parole, nella parte finale del documento di questa piattaforma,
oltre al presidente ed al premier parteciperanno anche il Parlamento,
rappresentanti dell'opposizione e tutti quelli che potranno aiutare.
Alla domanda se Belgrado accettera' su
pressione di Priština di smontare le strutture serbe al nord del
Kosovo, Dačić ha risposto che e' importante sapere che questo e'
uno dei rari incontri, forse il primo, in cui l'Ue ha partecipato in
funzione di mediatore. Catherine Ashton ha detto che non ci saranno
pressioni sulla Serbia per farle fare quello che essa non vuole.
"Esiste il tema di cui non vogliamo parlare", ha precisato
il premier serbo, "il problema e' piu' profondo di quanto
l'avessimo pensato. I serbi al nord non accettano Priština".
Dačić ha spiegato che Thaci e' interessato soltanto al nord del
Kosovo, la Serbia invece alla protezione del patrimonio religioso e
culturale, patrimonio serbo, della Chiesa e dei cittadini del Kosovo.
Il premier serbo ha indicato di aver avvertito Thaci che lui stesso
e' stato comandante di strutture paralele, formazioni paramilitari.
"Stiamo riflettendo sulla soluzione definitiva ed e' tempo per
un accordo storico, l'interesse della Serbia e' di dialogare senza
pressioni esterne perche' se avessimo parlato prima, forse avremmo
gia' risolto alcuni dei problemi", ha concluso Dačić.
"Il Kosovo riguarda anche me, il
mio ed il suo popolo", ha detto Dačić aggiungendo che anche
lui e' del Kosovo (nativo di Prizren) e che il Kosovo e' suo cosi'
come di Thaci. Per quanto riguarda la delicatissima questione dei
crimini di guerra, il premier serbo ha precisato di aver raccomandato
al premier kosovaro che bisogna indagare fino alla fine sul traffico
di organi dei prigionieri serbi e di altri in Kosovo, che Belgrado
insistera' sulla questione e che per Thaci sarebbe meglio che questo
caso fosse portato a termine. Anche Thaci, secono il racconto di
Dačić, ha concordato su questo. Dačić ha valutato che il maggior
risultato di questo incontro e' che e' stato concordato di evitare
qualsiasi mossa unilaterale. "Partecipando a questo incontro, la
Serbia ha dimostrato di non essere il problema. E' arrivato il tempo
per un accordo storico dei serbi e degli albanesi. Noi siamo pronti a
proseguire il dialogo con Priština ma cio' non cambia la nostra
posizione di non riconoscere mai l'indipendenza del Kosovo. Siamo
pronti anche per i colloqui sulla soluzione definitiva dello status
del Kosovo", ha sottolineato Dačić.
L'incontro tra Ivica Dačić e Hashim
Thaci a Bruxelles e' stato giudicato comunque come un passo avanti
positivo, sia da parte serba che da parte internazionale, anche se si
e' avuta l'impressione che i dettagli dell'incontro abbiano attirato
maggiore attenzione, scrive il quotidiano di Belgrado 'Blic': se ci
sarebbe stata la stretta di mano oppure no, chi portava sul risvolto
della giacca la bandierina nazionale piu' grande, chi dei due ha
pensato che cosa e come si e' sentito durante l'incontro.
Sulle reazioni in Kosovo all'incontro
di Bruxelles tra il premier serbo Ivica Dacic e quello kosovaro Hashim Thaci, tra la quali la dura opposizione dei
nazionalisti di Vetevendosje che ha portato anche ad alcuni incidenti
durante manifestazioni a Pristina, segnalo la corrispondenza di Artur
Nura nella puntata odierna di Passaggio a Sud Est a Radio Radicale
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