“Le notizie che provengono
dalla Turchia sono fonte di forte apprensione, ed è molto grave che le
tensioni di questi giorni abbiano causato anche un bilancio di vittime”.Ad affermarlo è il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, secondo la
quale “l’uso sproporzionato della forza da parte della polizia non può
essere una risposta accettabile alle proteste”.
“Il diritto a manifestare pacificamente è un pilastro irrinunciabile della democrazia” – prosegue Emma Bonino – come lo sono il pluralismo e la tolleranza. Ci attendiamo che in Turchia tutte le parti si adoperino per far cessare ogni violenza e per promuovere il necessario clima di dialogo e pacifico confronto tra le diverse posizioni ed orientamenti”.
“L’Italia - conclude Emma Bonino – continua a credere fermamente nella prospettiva europea della Turchia e nel suo ruolo di fondamentale fattore di stabilità e di sicurezza su scala regionale. Confidiamo che la Turchia saprà superare questo momento difficile confermando di essere una democrazia matura che, come ha detto il Presidente Gul, non può esaurirsi in libere elezioni solamente”.
Secondo un altro esponente del governo italiano, il ministro della Difesa Mario Mauro, quelli accaduti in Turchia ''devono essere considerati fatti certamente gravissimi''. A margine della ministeriale Nato e dopo un colloquio con il collega turco Ismet Yilmaz, Mauro ha sottolineato che ''si parla di un paese sorretto da libere elezioni, quindi c'e' un governo legittimo'' ma che, facendo parte della Nato, deve essere ''richiamato a rimettere le persone al centro delle sue preoccupazioni''. Secondo il nostri ministro della Difesa, inoltre, è ''imprudente'' ipotizzare infiltrazioni straniere nella contestazione turca come ha fatto ieri il premier Erdogan.
Intanto il vicepremier turco Bulent Arinc ha presentato le sue scuse ai numerosissimi manifestanti feriti dalla polizia nelll proteste contro il governo dilagate in tutta la Turchia. Precisando di parlare in vece del premier Erdogan, in visita in Marocco, Arinc ha definito "legittime e patriottiche" le proteste affermando che "i cittadini hanno avuto una reazione legittima, logica e giusta alla vicende del parco Gezi", ma aggiungendo che bisogna evitare che le richieste dei manifestanti siano sopraffatte da "gruppi marginali e illegali".
Amnesty International ha rivolto un appello direttamente al premier Erdogan chiedendogli di porre fine immediatamente all'uso eccessivo della forza contro manifestanti pacifici, garantire il diritto alla liberta` di espressione e di riunione e avviare un'indagine rapida, indipendente e imparziale sull'uso eccessivo della forza al fine di consegnare alla giustizia i funzionari di polizia responsabili dei maltrattamenti dei manifestanti.
“Il diritto a manifestare pacificamente è un pilastro irrinunciabile della democrazia” – prosegue Emma Bonino – come lo sono il pluralismo e la tolleranza. Ci attendiamo che in Turchia tutte le parti si adoperino per far cessare ogni violenza e per promuovere il necessario clima di dialogo e pacifico confronto tra le diverse posizioni ed orientamenti”.
“L’Italia - conclude Emma Bonino – continua a credere fermamente nella prospettiva europea della Turchia e nel suo ruolo di fondamentale fattore di stabilità e di sicurezza su scala regionale. Confidiamo che la Turchia saprà superare questo momento difficile confermando di essere una democrazia matura che, come ha detto il Presidente Gul, non può esaurirsi in libere elezioni solamente”.
Secondo un altro esponente del governo italiano, il ministro della Difesa Mario Mauro, quelli accaduti in Turchia ''devono essere considerati fatti certamente gravissimi''. A margine della ministeriale Nato e dopo un colloquio con il collega turco Ismet Yilmaz, Mauro ha sottolineato che ''si parla di un paese sorretto da libere elezioni, quindi c'e' un governo legittimo'' ma che, facendo parte della Nato, deve essere ''richiamato a rimettere le persone al centro delle sue preoccupazioni''. Secondo il nostri ministro della Difesa, inoltre, è ''imprudente'' ipotizzare infiltrazioni straniere nella contestazione turca come ha fatto ieri il premier Erdogan.
Intanto il vicepremier turco Bulent Arinc ha presentato le sue scuse ai numerosissimi manifestanti feriti dalla polizia nelll proteste contro il governo dilagate in tutta la Turchia. Precisando di parlare in vece del premier Erdogan, in visita in Marocco, Arinc ha definito "legittime e patriottiche" le proteste affermando che "i cittadini hanno avuto una reazione legittima, logica e giusta alla vicende del parco Gezi", ma aggiungendo che bisogna evitare che le richieste dei manifestanti siano sopraffatte da "gruppi marginali e illegali".
Amnesty International ha rivolto un appello direttamente al premier Erdogan chiedendogli di porre fine immediatamente all'uso eccessivo della forza contro manifestanti pacifici, garantire il diritto alla liberta` di espressione e di riunione e avviare un'indagine rapida, indipendente e imparziale sull'uso eccessivo della forza al fine di consegnare alla giustizia i funzionari di polizia responsabili dei maltrattamenti dei manifestanti.
Nessun commento:
Posta un commento