mercoledì 26 giugno 2013

ALBANIA: RAMA VINCE LE ELEZIONI MA BERISHA NON CI STA (PER ORA)

I socialisti hanno vinto le elezioni di domenica scorsa in Albania ma i democratici del primo ministro uscente Sali Berisha non ci stanno. Questa la situazione a 3 giorni da una consultazione considerata da Bruxelles un test cruciale per far proseguire il processo di integrazione europea di un Paese che negli ultimi anni non ha vissuto un clima politico di aspra contrapposizione tra maggioranza di centro-destra e opposizione che ha avuto il suo momento più nero negli scontri di piazza che nel gennaio del 2011 lasciarono quattro morti sull'asfalto di Tirana.

Con praticamente la totalità delle schede scrutinate, secondo quanto riferito dalla Commissione elettorale centrale, il Partito socialista di Edi Rama ha ottenuto il 53 per cento dei voti, mentre i conservatori di Berisha si sono fermati al 36 per cento. Con questi dati, il centrosinistra dovrebbe avere una comoda maggioranza di 84 seggi sui 140 che conta il parlamento. Il leader socialista Edi Rama, ex sindaco di Tirana, già ieri, aveva detto ai suoi sostenitori che sarà il prossimo primo ministro.

"Voi avete deciso di darmi il compito di guidare questo paese e io lo farò con la più grande responsabilità", ha detto l'ex sindaco di Tirana che nel maggio 2011 perse la poltrona di primo cittadino della capitale dopo un estenuante e contestatissimo riconteggio dei voti. "Questa vittoria - ha continuato – segna un grande cambiamento e la vittoria del rinnovamento per l'Albania e la sua entrata nella grande famiglia europea". Berisha, dal canto suo, tace da domenica sera dopo essersi intestato una vittoria che non sembra proprio confermata dalle urne.

Le elezioni politiche di domenica, ma soprattutto il dopo elezioni sono strettamente controllati dall'Unione europea, che già due volte ha negato all'Albania la candidatura ufficiale all'adesione, avvertendo che queste elezioni parlamentari del 2013 saranno considerate "un test cruciale" per la sua integrazione.



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