Le relazioni storiche tra Turchia e Israele sono precipitate negli ultimi giorni ai minimi storici: dall'operazione militare israeliana “Piombo fuso” a Gaza, all'arrembaggio alla nave pacifista turca Mavi Marmara, fino alla recentissima pubblicazione del rapporto Onu su quell'assalto, le relazioni tra i due Paesi hanno registrato un progressivo deterioramento che appare in contraddizione con la politica estera turca ispirata al principio “zero problemi con i nostri vicini”.
Dietro alcuni specifici avvenimenti, ci sono tuttavia sia ragioni interne, sia ragioni di strategia regionale della Turchia, il tutto nel quadro di instabilità prodotto dalle cosiddette "primavere arabe" che stanno cambiando, in maniera profonda, gli equilibri politici e i rapporti di forza sia all'interno di singoli Paesi, sia a livello regionale.
Dunque, perché si è arrivati a questa situazione e quali saranno le conseguenze? Qual è l'obiettivo di Ankara? Perché Tel Aviv ha risposto con altrettante intransigenza? E fino a quando le due parti potranno "tirare la corda".
Queste e altre le domande a cui la trasmissione andata in onda oggi a Radio Radicale cerca di rispondere proponendo una serie di valutazioni per cercare dunque di capire cosa sta succedendo e cosa c'è alla radice dei fatti.
Partecipano:
Manuel Katz, corrispondente di Radio Radicale da Israele
Il programma ripropone inoltre l'intervista realizzat nei giorni scorsi a Stefano Torelli, ricercatore presso l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e l'Italian Center for Turkish Studies
La trasmissione è riascoltabile direttamente qui
ed è disponibile per il podcast sul sito di Radio Radicale nella sezione delle Rubriche
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