Mitrovica (Foto Afp) |
Prendo queste parole dall'articolo di Matteo Tacconi pubblicato su Reset Doc, e ripreso nel suo blog Radio Europa Unita, in cui si analizzano i recenti disordini alla frontiera serbo-kosovara e si mettono a confronto le posizioni di Pristina e quelle di Belgrado, e i rispettivi punti deboli, in una contesa apparentemente senza soluzioni. Nota Tacconi che qualcuno inizia a domandarsi se non era meglio, prima di dare l’indipendenza al Kosovo, risolvere la questione della città di Mitrovica e della regione settentrionale del Kosovo, a nord del fiume Ibar, a maggioranza albanese. Certo che era meglio, risponde Tacconi aggiungendo però che porsi ora tali domande non ha senso. L’unica cosa sensata, giunti a questo punto, è risolvere il problema. Ma come? Due le opzioni di cui si parla da tempo: la partizione o l’internazionalizzazione di quei territori, ma né agli uni, né agli altri va bene. Allora, ancora, conclude Matteo Tacconi, siamo sempre lì ai piedi dell’albero, a tenerci questa grana per chissà quanto tempo. Credo che, purtroppo, abbia ragione.
L'articolo di Matteo Tacconi lo trovate cliccando qui
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