giovedì 22 marzo 2012

I BALCANI E IL PASSATO CHE NON PASSA: RIABILITAZIONE PER DRAŽA MIHAILOVIĆ?

La possibile riabilitazione del capo dei cetnici durante la seconda guerra mondiale riapre ferite mai rimarginate e mette a rischio i buoni rapporti tra Croazia e Serbia

di Marina Szikora [*]
"I cetnici sono stati criminali di guerra e il tentativo di riabilitare Draža Mihailović non e' una buona mossa della Serbia" ha detto il presidente della Croazia Ivo Josipović commentando cosi' l'annuncio di una parte del governo serbo e dei media serbi che la Corte di Belgrado pronunciera' un parere positivo relativo al ruolo del malfamato capo dei cetnici Draža Mihailović. Rispondendo alle domande dei giornalisti relative a questo tema che giustamente ha irritato la Croazia, Josipović ha detto che la Croazia aspettera' con una reazione ufficiale fino alla decisione finale di Belgrado. Tuttavia, ha avvertito il capo dello stato croato, tranne protesta ufficiali non si potra' fare molto poiche' si tratta di questioni interne della Serbia.
"Sappiamo bene tutti quali crimini avevano commesso i cetnici, non soltanto in Croazia bensi' anche in altre parti dell'ex Jugoslavia. Con tutta la buona volonta' non riesco a ricordare nessuna delle loro battaglie contro gli occupatori durante la Seconda guerra mondiale, e si sa di molti casi in cui i cetnici hanno combattuto insieme con i tedeschi e con gli ustascia croati contro i partigiani inoltre insieme con le forze sconfitte si ritirarono verso l'Austria" ha detto il presidente Josipović.
Va precisato che presso la Corte di Belgrado e' ancora in corso il processo relativo alla riabilitazione del generale cetnico Draža Mihailović. La prossima udienza e' fissata per il 23 marzo. Uno dei quotidiani di Belgrado, scrive 'Dnevni avaz' di Sarajevo, ha pubblicato la notizia che Draža Mihailović "verra' definitivamente riabilitato il 23 marzo". Tenendo in considerazione che esiste grande intersse per questo processo sia da parte degli esperti che da parte dell'opinione pubblica in generale e non soltanto in Serbia, la corte ha avvertito i media di astenersi da informazioni false e provvisorie. I promotori di una tale scandalosa richiesta affermano che il generale cetnico "non ebbe il diritto alla difesa e di non aver incontrato il suo avvocato prima dell'inizio del processo". Affermano che non ebbe nemmeno il diritto ad una corte indipendente. La richiesta di riabilitazione chiede l'annullamento della sentenza con la quale Draža Mihailović fu condannato a morte e con la quale precedentemente gli furono tolti tutti i diritti civili. Mihajlović fu fucilato il 17 luglio 1946 come nemico dello stato "numero uno". Si presume che le sue ossa furono trasferite in una seconda tomba per ostacolare il loro ritrovamento.
Va detto che la richiesta di riabilitazione e' stata sollevata dal nipote di Mihailović, Vojislav Mihailović. E' appoggiato dal Partito liberale serbo guidato dall'accademico Kosto Čavoškim, dall'associazione dei membri dell'armata jugoslava in patria nonche' dalle vittime del regime comunista. Dall'altra parte, gli antifascisti della Serbia e altre associazioni simili chiedono che questa richiesta sia respinta perche', come spiegano, Mihailović aveva collaborato durante la guerra con gli occupanti e commise molti crimini.

[*] Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in oggi a Radio Radicale


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