lunedì 12 marzo 2012

UE: NUOVO DIALOGO CON LA MACEDONIA

(Foto: Reuters)
Giovedì prossimo si aprirà il primo round di colloqui ad alto livello tra Bruxelles e Skopje per stimolare il processo delle riforme e integrare - non sostituire - i futuri negoziati di adesioneIl dialogo, spiegano a Bruxelles, non intende aggirare il blocco che la Grecia continua ad opporre al negoziato a causa della ventennale disputa sul nome ufficiale della repubblica ex jugoslava, ma a mantenere viva la dinamica delle riforme finché il problema non sarà risolto. "Il dialogo non sostituirà il negoziato di adesione formale", ha detto il vice-premier macedone, incaricato degli Affari europei, Teuta Arifi, "tuttavia, ci dà la possibilità di mostrare che siamo determinati ad attuare le riforme".

"Ci proponiamo di avvicinare il paese all'Unione europea e di mantenere l'obiettivo dell'adesione all'Unione europea come forza trainante della trasformazione", ha detto Fuele la settimana scorsa a seguito di un incontro a Bruxelles con Arifi. Giovedì i due team saranno guidati rispettivamente dal commissario europeo per l'allargamento, Stefan Fuele, e dal primo ministro macedone, Nikola Gruevski. I primi argomenti di discussione saranno il rafforzamento dello Stato di diritto e la libertà di espressione. Bruxelles vorrebbe anche vedere il miglioramento della pubblica amministrazione, della legge elettorale e dell'economia di mercato.

La Macedonia ha acquisito lo status di paese candidato all'adesione nel 2005 e negli anni seguenti la Commissione europea ha più raccomandato l'apertura dei negoziati di adesione. Bruxelles non ha però indicato fino ad oggi una data effettiva di inizio a causa del veto di Atene sulla questione del nome ufficiale della Macedonia. La Grecia insiste sul fatto che il nome Macedonia implica rivendicazioni territoriali sulla sua omonima provincia settentrionale. Entrambi i paesi sono impegnati da lunghissimo tempo in colloqui per cercare di risolvere la quesitone con la mediazione dell'ONU, ma senxza trovare una soluzione.

Secondo gli annunci, le riunioni si terranno almeno due volte all'anno per valutare i progressi del paese e fissare nuovi obiettivi. Il dialogo "deve darci una leva per coinvolgere i funzionari macedoni in un momento in cui non possiamo procedere ufficialmente con i negoziati", ha detto un funzionario della Commissione europea a Balkan Insight. Ma l'ex vice-premier, responsabile degli affari europei, Ivica Bocevski, ha espresso cautela: "Non è ancora chiaro come questo meccanismo funzionerà. Dobbiamo aspettare l'avvio del dialogo e poi confrontarlo con le esperienze di altri paesi che hanno aderito all'UE", ha detto Bocevski.

* Notizia tratta da un articolo di Sinisa Jakov Marusic da Skopje per Balkan Insight

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