di Marina Szikora [*]
Il presidente serbo Boris Tadić ha indetto le elezioni parlamentari in Serbia per il prossimo 6 maggio. La presidente del Parlamento serbo Slavica Đukić-Dejanović ha fatto lo stesso, come di dovere, per quanto riguarda le elezioni locali. Le elezioni regionali, vale a dire per li Parlamento della regione multietnica Vojvodina sono indette altrettanto per il 6 maggio, insieme a quelle locali e parlamentari, ha informato il presidente del Parlamento della Vojvodina Šandor Egereši. I cittadini della Serbia sono quindi invitati alle urne per decidere quali partiti e coalizioni entreranno nel prossimo Parlamento serbo che ha 250 deputati. Il sistema elettorale e' quello proporzionale e l'intero paese rappresenta una circoscrizione elettorale. Attualmente in Serbia sono registrati 87 partiti politici ma non e' conosciuto ancora il numero di quelli che si presenteranno alle prossime elezioni. I partiti dell'attuale coalizione governativa nonche' quelli dell'opposizione gia' annunciano che correranno o individualmente o in coalizioni preelettorali.
Il maggiore partito governativo, il Partito democratico (DS) del presidente Boris Tadić ha gia' firmato l'accordo di coalizione con il Partito socialdemocratico della Serbia il cui presidente e' l'attuale ministro del lavoro e della politica sociale Rasim Ljajić. Fara' parte di questa coalizione anche la Lega socialdemocratica della Vojvodina (LSV) di Nenad Čanak, in piu' il Partito democristiano della Serbia di Olgica Batić e il Partito dei verdi nonche' i rappresentanti delle minoranze nazionali. Il Partito socialista della Serbia (SPS) guidato dal ministro della polizia Ivica Dačić a queste elezioni entrera' in coalizione con la Serbia unica e con il partito dei pensionati (PUPS). Il Partito del rinovamento serbo (SPO) di Vuk Drašković si presentera' in coalizione con 'la Svolta' di cui fanno parte il Partito liberaldemocratico di Čedomir Jovanović e l'Unione socialdemocratica di Žarko Korać con il sostegno dell'Associazione dei sindacati liberi ed indipendenti e rappresentanti di minoranze. Il maggiore partito di opposizione, il Partito serbo del progresso (SNS) di Tomislav Nikolić e' in coalizione con Nuova Serbia dell'ex ministro delle infrastrutture Velimir Ilić e ancora alcuni partiti. Altra opposizione e' quella di Vojislav Koštunica e del suo Partito democratico della Serbia e l'ultranazionalsita Partito Radicale Serbo dell'imputato dell'Aja Vojislav Šešelj che correranno da soli. Altrettanto individuale si presentera' le Regioni unite della Serbia (URS) che fa parte dell'attuale coalizione governativa, guidata dall'ex ministro dell'economia Mlađan Dinkić.
Saranno queste le none elezioni per il rinovamento del Parlamento serbo dal 1990 quando e' stato introdotto il pluriparlamentarismo in Serbia. Al momento non ci sono ancora informazioni per quanto riguarda le prossime elezioni presidenziali che si annunciava potrebbero essere indette per la stessa data.
[*] Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a Radio Radicale
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