giovedì 8 marzo 2012
DROGA: IL NUOVO GOVERNO CROATO APRE AD UNA POLITICA MENO REPRESSIVA
di Marina Szikora [*]
L'uso di stupefacenti in Croazia non sara' piu' un crimine, bensi' un delitto. La conferma giunge dal profilo ufficiale Facebook e Twitter del Governo croato. Il neo governo afferma quindi di aver seguito da lungo tempo i commenti e concorda che una condanna di tre mesi e' sufficiente perche' la societa' possa esprimere l'opinione che il consumo di stupefacenti e' inaccettabile. Il neo ministro della giustizia Orsat Miljenić ha dichiarato per il quotidiano di Fiume 'Novi list' che secondo il suo parere per il possesso di droghe ad uso personale e' sufficiente la responsabilita' di delitto. Ha aggiunto che la massima pena e' quella di tre mesi di reclusione prevista dalla Legge contro l'abuso di droghe ed e' sufficiente perche' la societa' possa esprimere la posizione relativa all'inaccettabilita' del consumo di droghe. Il ministro ritiene anche che la pena e' proporzionale alla gravita' dell'atto e che sia piu' adatta rispetto alla responsabilita' criminale poiche' non ha un carattere stigmatico e non conduce all'iscrizione dei tossicodipendenti o consumatori temporanei nel registro di crimini che successivamente puo' danneggiare la loro inclusione nella societa'. Questa posizione, secondo il ministro della giustizia croata, significherebbe anche il risparmio di soldi poiche' per il possesso di droghe vengono condotti molti processi penali e una gran percentuale della popolazione carceraria sono proprio i tossicodipendenti. Inoltre, il Ministero ritiene che le persone che fanno uso personale di droghe non minacciano altre persone quindi non sono ragione di sanzioni criminali.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi
Errata corrige: abbiamo corretto la frase "la massima pena e' quella di tre mesi di reclusione prevista dalla Legge contro l'abuso di droghe ed e' sufficiente". Inizialmente avevamo scritto "tre anni" che era evidentemente sbagliato. Ci scusiamo dell'errore.
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